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Benessere

Lipoma: sintomi e cure per affrontarlo senza paura

23/06/2016  Si tratta di una massa sottocutanea di tessuto adiposo, quasi sempre benigna. Solo in alcuni casi è necessario rimuoverlo e si può fare con diverse tecniche: quella classica chirurgica, o la più moderna lipoaspirazione

Il lipoma è un tumore benigno costituito da tessuto adiposo e da masse che risultano pastose al tatto e che si muovono facilmente in seguito alla pressione delle dita. Frequentemente circoscritto e limitato da una capsula, il lipoma si sviluppa molto spesso nel tessuto adiposo sottocutaneo, ma talvolta può comparire anche in altre sedi, come l’intestino, la mammella e le articolazioni.
Non esistono specifiche modalità di prevenzione del lipoma, ma valgono le regole di prevenzione generale per un corretto stile di vita: astenersi dal fumo, non eccedere con gli alcolici, limitare i grassi saturi, privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura, consumare spesso il pesce. 
Per approfondire il tema, abbiamo intervistato il professor Vincenzo Mannino, chirurgo plastico, endocrinologo, ricercatore e docente nel Dipartimento di Discipline chirurgiche e oncologiche dell’Università degli Studi di Palermo.

Quali sono i sintomi del lipoma?

«I lipomi hanno un quadro clinico variegato e possono manifestarsi in vari modi. Di solito, il primo segno è la percezione, toccando la pelle, di una piccola massa morbida che potrebbe anche dare dolore o fastidio alla palpazione oppure essere dolorosa anche senza toccarla. Ad esempio, nel caso in cui sia posizionata vicino a un’articolazione, il dolore potrebbe manifestarsi muovendo l’articolazione».

Oltre alle regole generali di un corretto stile di vita valide in ogni situazione, esistono forme specifiche di prevenzione del lipoma?

«Non esistono metodi specifici per effettuare una prevenzione. I lipomi possono formarsi nel tessuto adiposo sotto la cute anche in presenza di soggetti magri».

In quali casi è necessario l’intervento chirurgico?

«I lipomi vanno asportati se molto grossi, se danno fastidio estetico, se si infiammano o se la natura della massa è dubbia ed è necessario fare l’esame istologico».

Per l’intervento ci sono controindicazioni?

«Le controindicazioni sono quelle comuni a tutti gli interventi chirurgici. Ad esempio, nel caso in cui si assumessero aspirina, antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti orali, questi farmaci andranno sospesi nei tempi adeguati. La maggior parte dei lipomi di dimensioni piccole e medie si possono asportare in anestesia locale; quelli di grandi dimensioni che si trovano in profondità, vanno asportati in anestesia locale assistita con sedazione».

Può descrivere, in sintesi, un intervento di eliminazione?

«L’asportazione del lipoma sottocutaneo o profondo, sia che abbia una capsula che lo delimita sia che non la abbia, viene effettuata con iniziale incisione della cute e della sottocute sino a raggiungere la capsula, praticando la separazione del lipoma rispetto ai tessuti che lo circondano. Dopo l’asportazione, si blocca l’eventuale sanguinamento dai piccoli capillari circostanti e quindi si sutura. Si preferisce una sutura continua, per realizzare una cicatrice chirurgica che abbia un minore impatto estetico».

Esistono altre tecniche capaci di offrire buoni risultati, oltre a questa?

«Un’altra tecnica chirurgica adottabile è l’asportazione per aspirazione, previa infiltrazione del lipoma con soluzione fisiologica e adrenalina in minime dosi. Questa tecnica è molto meno invasiva e quasi priva di cicatrice, dato che l’accesso chirurgico è di qualche millimetro. I tempi di ripresa sono più rapidi ma la guarigione definitiva è più lunga in quanto l’ematoma provocato dalla lipoaspirazione permane per almeno 30 giorni. Il limite di questa tecnica è l’alta incidenza di recidiva, che non risparmia, ma con bassissima percentuale, anche l’intervento classico».

È prevista l’anestesia totale, locale o epidurale?

«L’anestesia più utilizzata è quella locale, ma in alcuni casi, come in lipomi di grandi dimensioni o per quelli profondi, si preferisce effettuare, oltre l’infiltrazione locale, anche una sedazione. È quasi del tutto escluso l’uso della spinale».

Quanto dura la convalescenza?

«Dipende dalle dimensioni del lipoma. Per un lipoma di piccole dimensioni si oscilla da otto a dieci giorni. Per uno di dimensioni maggiori, la convalescenza può essere anche di 20 giorni. Il recupero dipende dall’eventuale esigenza di inserire un drenaggio in aspirazione per eventuali raccolte di sangue».

Cosa deve fare un paziente nelle ore immediatamente precedenti e successive all’intervento?

«Nelle ore precedenti all’intervento, il paziente non dovrà mangiare né bere liquidi. Dodici ore prima, invece, dovrebbe assumere una dose unica di antibiotico per prevenire un’infezione nella sede della ferita ed è opportuno anche assumere un protettore per lo stomaco. Le ore successive all’intervento devono essere di assoluto riposo al fine di mantenere integra la medicazione contenitiva e compressiva, con l’assunzione di antidolorifici in modo cadenzato per evitare l’acutizzazione del dolore».

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