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sabato 14 dicembre 2024
 
 

Lisa Casali: «Per l'olio spendiamo di più ma compriamolo buono»

11/11/2015  Famosa per le sue ricette con gli scarti ci rivela che l'olio è il suo ingrediente preferito. Consiglia agli italiani di prenderlo davvero "buono" e di qualità. Non bisogna accontentarsi ma spendere un po' di più: «in fondo una bottiglia dura più di un litro di vino».

Lisa Casali, 38 anni, romagnola, laureata in Scienze ambientali e master in Bocconi, reduce dalla kermesse televisiva-culinaria a Expo (dove ha condotto per Rai tre The CooKing Show)  è famosa per le sue ricette preparate con avanzi o meglio con gli scarti.

Gli scarti e non gli avanzi quindi?

«Infatti mi interessano meno. Il loro utilizzo è già presenti nella nostra cucina tradizionale. A me interessa cucinare con gli scarti».

Come le è venuto in mente questo tipo di cucina?

«Le mie foto a 1 anno testimoniano che ero particolarmente golosa e vorace. Più avanti. Sempre da bambina, amavo tutto il monde vegetale, raccoglievo la verdura nell’orto e cercavo di cucinarla per curiosità e per gioco. Da grande, laureata in scienze ambientali, mi è venuto spontaneo fondere la mia passione per il cibo e per la cucina, che avevo coltivato facendo corsi professionali, con le mie competenze scientifiche. L’idea di una cucina dedicata agli scarti mi è venuta pulendo i carciofi e rendendomi conto che di questo ortaggio si buttava via un parte davvero consistente rispetto alla parte nobile, quella che si mangia comunemente. Mi si è aperto un mondo sconosciuto fatto di prodotti denigrati, parti meno nobili degli ortaggi, un patrimonio incredibile nascosto in tutto quello che noi solitamente nemmeno degniamo di considerazione».

La sua non è una cucina tradizionale ?

«I nostri nonni erano attenti ma non avevano gli strumenti e le urgenze di sostenibilità che ha il mondo di oggi. Per me è il momento di voltare pagina. Tutto quello che abbiamo imparato dalla tradizione va bene. Ma bisogna andare oltre perché manca qualcosa Dobbiamo imparare a mangiare più legumi e meno carne e dare più chance al mondo vegetale, scarti e parti meno nobili comprese. Si tratta di un modo di cucinare e mangiare che parte dalle nostre radici ma moderno, responsabile e proiettato al futuro».


Qual è il suo ingrediente preferito?

«Sono un’amante dell’olio extravergine. Lo colleziono cercandolo in tutta Italia tra i piccoli produttori. Sono convinta che rappresenti quel tocco che arricchisce una ricetta. Un semplice piatto di verdure o il minestrone del giorno prima vengono trasformati completamente da un buon olio extravergine. Mi piace sceglierlo e abbinarlo al diverso cibo che sto cucinando».

Per fortuna vive in Italia dove l'olio è davvero uno dei migliori al mondo

«E' vero anche se credo che il nostro patrimonio di oli sia sottovalutato. Bisogna cercare quelli veramente buoni.  Ma purtroppo la maggior parte delle famiglie italiane si accontenta dell'olio del supermercato scegliendolo in base al prezzo. e  finisce per acquistare quello da 3/4 euro. Mentre magari vicino a casa c'è un fantastico frantoio che per poco di più vende un olio meraviglioso. Bisogna pensare che gli oli italiani più straordinari costano tra i 10  e i 12 euro al litro e una bottiglia d'olio dura anche un mese. Invece spesso preferiamo spendere questa cifra per il vino che dura una sola serata.  Non dobbiamo accontentarci ma dedicare più tempo e considerazione all'olio e spendere un po' di più per acquistarlo della migliore qualità».

Abitualmente frequenta i ristoranti?

«Ne esploro molti per tutta l’Italia e li recensisco dal punto di vista ambientale e del recupero alimentare. Se devo fare una critica è ancora scarsa la proposta vegetariana, è ancora difficile trovare un buon secondo tutto di verdure che non sia un semplice contorno»

 
 
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