Sabato 24 alle 8.50, su Canale 5, nuovo appuntamento con la grande musica di “Loggione”, il programma del Tg5 a cura di Vittorio Testa. La puntata è dedicata a Salvatore Licitra, il tenore scomparso – il 5 settembre scorso -
a soli 43 anni, per un incidente in scooter a Donnalucata, in Sicilia,
dove si era recato per ricevere il premio “Ragusani nel mondo”. Licitra
era, infatti, nato a Berna, in Svizzera, da genitori originari di
Acate, in provincia di Ragusa. Cominciò a lavorare come grafico; ma – a
19 anni – scelse di studiare canto, per poi approdare alla Scuola di
Busseto, allievo del grande tenore Carlo Bergonzi. Il
suo debutto in “Un ballo in maschera”, a Parma, nel 1998, fu apprezzato
e gli consentì di entrare a far parte del cast di un trittico di opere
verdiane a Verona. La sua consacrazione, però, avvenne nel 2002 al
Metropolitan di New York, quando si trovò a sostituire Luciano
Pavarotti in Tosca e per lui ci furono due vere ovazioni alla fine di
“Recondita armonia” e di “E lucean le stelle”. Da
allora fu considerato l’erede del grande Pavarotti. Ricercato da tanti
teatri di tutto il mondo, arricchì il suo repertorio con “La Forza del
destino”, “Andrea Chenier”, “Ernani”, “Don Carlos”, “Pagliacci” e tante
altre opere famose. In questa puntata di Loggione”, il
nostro conduttore Vittorio Testa, è riuscito a realizzare un’intervista
con il fratello Fabio, che racconta le tappe significative della breve
carriera del grande tenore, che potremo riascoltare nella “Cavalleria
Rusticana “ di Mascagni e nella Carmen di Bizet, nel ruolo di don Josè.