Padre Federico Lombardi (foto Ansa). In copertina: il cardinale Bertone con Benedetto XVI (foto Reuters).
È una conferenza stampa di smentite quella di padre Federico Lombardi,
direttore della Sala stampa vaticana. “Non c’è stata nessuna colazione d'affari
del cardinale Bertone, con Giuseppe Profiti, presidente dell'Ospedale Bambin
Gesù, e altre personalità per decidere il futuro dello Ior. Nella maniera più
assoluta”; “Le dimissioni del Papa sono elucubrazioni di alcune persone che non
interpretano in alcun modo il pensiero della Curia e della Chiesa universale”;
“Smentisco che la sfiducia a Gotti Tedeschi sia stata pilotata dal
cardinale Bertone”.
Incontrando i giornalisti per fare il punto della
situazione sulle indagini relative alla fuga di documenti riservati dal
Vaticano, padre Lombardi ha ribadito che non c’è correlazione tra la sfiducia a
Gotti Tedeschi e l’arresto di Paolo Gabriele. Quest’ultimo, stamattina, “ha
avuto un nuovo lungo colloquio con i suoi avvocati” e non è esclusa, in base a
quanto emergerà dalle indagini “una collaborazione con la giustizia italiana”.
Al momento Gabriele è ancora in stato di fermo anche se i suoi avvocati stanno
preparando una istanza per gli arresti domiciliari.
Intanto, sulle domande
relative al possibile coinvolgimento di qualche cardinale, il portavoce vaticano
ha precisato che “sono ipotesi di scuola perché al momento nessun cardinale è
coinvolto nelle indagini. In ogni caso i cardinali rispondono al Papa e non
potrebbero essere interrogati dalla magistratura”. Padre Lombardi ha
ribadito che “attorno al Papa c’è grande solidarietà” e che per quanto riguarda
possibili dimissioni “quelli che le chiedono oggi, come il giornalista Ferrara,
sono gli stessi che le chiedevano qualche tempo fa. Da questo punto di vista non
c’è nulla di nuovo. Non sono cose che ritengo particolarmente rilevanti o degne
di considerazione. Anche perché, in questo momento, molti, invece, insistono nel
voler mostrare la piena solidarietà al Papa, anzi un apprezzamento universale
della figura del Santo Padre e della sua superiorità morale e spirituale in una
situazione di questo genere”.
Tornando sulla questione dello Ior, ha poi
smentito l’ipotesi “fatta da alcuni quotidiani che l’Istituto per le opere di
religione stia cercando una banca estera con cui stringere rapporti dopo la
sfiducia al presidente Ettore Gotti Tedeschi”. Padre Lombardi ha anche ribadito
che “la sfiducia a Gotti Tedeschi è stata una decisione autonoma del board dei
laici, non un’azione guidata o voluta per influsso del segretario di
Stato”.