Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 25 aprile 2025
 
 

"Gotti Tedeschi? Bertone non c'entra"

30/05/2012  Padre Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, smentisce che le dimissioni di Gotti Tedeschi siano state "pilotate" dal cardinale Bertone. "Una decisione del board dei laici".

Padre Federico Lombardi (foto Ansa). In copertina: il cardinale Bertone con Benedetto XVI (foto Reuters).
Padre Federico Lombardi (foto Ansa). In copertina: il cardinale Bertone con Benedetto XVI (foto Reuters).

È una conferenza stampa di smentite quella di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana. “Non c’è stata nessuna colazione d'affari del cardinale Bertone, con Giuseppe Profiti, presidente dell'Ospedale Bambin Gesù, e altre personalità per decidere il futuro dello Ior. Nella maniera più assoluta”; “Le dimissioni del Papa sono elucubrazioni di alcune persone che non interpretano in alcun modo il pensiero della Curia e della Chiesa universale”; “Smentisco che la sfiducia a Gotti Tedeschi sia stata pilotata dal cardinale Bertone”.

Incontrando i giornalisti per fare il punto della situazione sulle indagini relative alla fuga di documenti riservati dal Vaticano, padre Lombardi ha ribadito che non c’è correlazione tra la sfiducia a Gotti Tedeschi e l’arresto di Paolo Gabriele. Quest’ultimo, stamattina, “ha avuto un nuovo lungo colloquio con i suoi avvocati” e non è esclusa, in base a quanto emergerà dalle indagini “una collaborazione con la giustizia italiana”. Al momento Gabriele è ancora in stato di fermo anche se i suoi avvocati stanno preparando una istanza per gli arresti domiciliari.

Intanto, sulle domande relative al possibile coinvolgimento di qualche cardinale, il portavoce vaticano ha precisato che “sono ipotesi di scuola perché al momento nessun cardinale è coinvolto nelle indagini. In ogni caso i cardinali rispondono al Papa e non potrebbero essere interrogati dalla magistratura”. Padre Lombardi ha ribadito che “attorno al Papa c’è grande solidarietà” e che per quanto riguarda possibili dimissioni “quelli che le chiedono oggi, come il giornalista Ferrara, sono gli stessi che le chiedevano qualche tempo fa. Da questo punto di vista non c’è nulla di nuovo. Non sono cose che ritengo particolarmente rilevanti o degne di considerazione. Anche perché, in questo momento, molti, invece, insistono nel voler mostrare la piena solidarietà al Papa, anzi un apprezzamento universale della figura del Santo Padre e della sua superiorità morale e spirituale in una situazione di questo genere”.

Tornando sulla questione dello Ior, ha poi smentito l’ipotesi “fatta da alcuni quotidiani che l’Istituto per le opere di religione stia cercando una banca estera con cui stringere rapporti dopo la sfiducia al presidente Ettore Gotti Tedeschi”. Padre Lombardi ha anche ribadito che “la sfiducia a Gotti Tedeschi è stata una decisione autonoma del board dei laici, non un’azione guidata o voluta per influsso del segretario di Stato”.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
4

Stai visualizzando  dei 4 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo