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domenica 01 dicembre 2024
 
Musica
 

Lorenzo Baldisseri e Notker Wolf: note “molto” sacre

12/07/2016  Il segretario generale del Sinodo al piano, il primate dei benedettini al flauto: un concerto magico nella basilica di sant’Anselmo. e tra Chopin e Liszt spunta un tango dedicato a Papa Francesco

Metti una sera d’estate, una basilica dei Benedettini, un abate e un cardinale, un flauto e un pianoforte. Metti la musica di Astor Piazzolla e quella di Chopin… Il cuore romantico di Roma palpita tra le navate di Sant’Anselmo per il concerto che il cardinale Lorenzo Baldisseri e l’abate primate Notker Wolf offrono agli astanti. Presentano il cofanetto di tre cd Florilegio musicale, prodotto dalla Lev e inciso da Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, ma danno anche il saluto al padre abate che conclude a settembre il suo mandato dopo 16 anni alla guida dell’Ordine del santo di Norcia.
Il cardinale non parla prima di suonare. Concentrato come tutti i grandi pianisti. «Sono sempre emozionato», confesserà poi. «Un’emozione per la preparazione che si confonde con la paura di eseguire le musiche per il pubblico. E poi c’è l’emozione di poter esprimere le note di questi grandi compositori, di Chopin, in particolare, che è il mio preferito». Ma si suona anche Astor Piazzolla, in questa sera magica. Lo stesso brano, Adiòs Nonino, che il cardinale aveva già suonato per il Papa. «Eravamo in pieno Sinodo e l’ascensore si era fermato. Papa Francesco ha dovuto fare tre piani di scale a piedi ed era piuttosto affannato. Allora per ristorarlo gli ho suonato questo brano del grande compositore argentino. Un tango molto speciale perché non rapsodico, ma invece molto lirico». Sul suo pianoforte Steinway, nel salone degli uffiˆci di via della Conciliazione, il cardinale suona spesso, «soprattutto la sera perché il palazzo è praticamente vuoto e non do fastidio a nessuna ora come farei invece a casa. Anche lì ho il piano, ma su quello che è in ufˆficio ho la libertà di esprimermi come voglio». È sul quel pianoforte che «ho suonato per il Papa anche Chopin, due brani».
L’abate di Sant’Anselmo è andato a riporre il suo flauto: «Un dono speciale che mi è stato fatto da amici buddhisti. È realizzato a mano, in argento e portato direttamente dal Giappone. Possiamo dire che è un flauto interreligioso », scherza nel chiostro di una delle basiliche più belle di Roma. Appassionato di musica, anche di quella non propriamente classica (dal 1981 Notker Wolf ha iniziato a suonare la chitarra elettrica nei Feedback, un gruppo di rock “cristiano” che ha pubblicato quattro album), il primate ricorda che «per i Benedettini la custodia della cultura è fondamentale e, quando ci sono esempi come il concerto di questa sera, questo spinge anche altra gente ad avvicinarsi all’arte: non solo alla musica, ma anche alla scrittura, alle arti visive».
Un rapporto antico, quello tra l’abate e il cardinale, nato già nei primi anni Duemila, quando Baldisseri era nunzio in Brasile. «Ero andato a trovarlo e gli avevo consegnato i due cd per flauto che avevo già inciso e lui mi ha dato i suoi», ricorda Notker Wolf. E poi ancora gli incontri in basilica quando Baldisseri, creato cardinale nel 2014, ne è diventato titolare. «Non posso darle il benvenuto perché questa chiesa è sua », era stato il saluto, prima del concerto, del priore di Sant’Anselmo padre Elias Lorenzo.
«E da quando ci siamo reincontrati qui in basilica», riprende il primate, «ci siamo subito detti che dovevamo suonare insieme. E abbiamo preso l’iniziativa. È una cosa rara vedere due persone come noi che suonano il pianoforte e il flauto assieme. Lo avevamo già fatto lo scorso anno. E lo facciamo ancora per la gioia della gente, per la gioia della vita».
Una gioia che percorre – pur tra brani malinconici – tutti e tre i cd del cofanetto. Con i brani di Piazzolla e Bach, «la malinconia contro la speranza », sottolinea il critico musicale Marcello Filotei, ma anche con «quella visione del mondo asciutta, compassionevole, mai melensa che il cardinale ha maturato nel corso dei suoi 40 anni in giro per il mondo».
E se il primo cd, del 2007, appare come «una sorta di viaggio continuo soprattutto tra le regioni iberiche e i loro diversi stili musicali, il secondo – del 2012 – si fa più asciutto, con più esperienza, con un maggior senso della misura». Ci sono Puccini e Schuman, Liszt e Mozart. Per arrivare alla sintesi del terzo, completato nel 2015, con le musiche di Piazzolla, Debussy, Chopin, Rachmaninov. «C’è il dolore, in questi brani, che il cardinale affronta a occhi asciutti: non è il caso di piangere, la vita è fatta così». Faticosa e bella, dolorosa e piena di speranza.

Multimedia
La musica di Lorenzo Baldisseri e Notker Wolf
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