Negli Stati Uniti si profila lo scenario peggiore. Con un risultato ancora incerto delle elezioni presidenziali americane e con milioni di voti ancora da contare, Donald Trump ha parlato alla Casa Bianca proclamandosi vincitore e sostenendo, senza nessuna prova, che è in corso una “grande frode”. Per rimediare a questa presunta “frode” il presidente ha già minacciato il ricorso alla Corte Suprema.
Affermazioni gravissime che tendono a screditare, come lo stesso Trump aveva fatto più volte nei giorni scorsi, il voto postale. Proprio nell’anno in cui decine di milioni di americani hanno scelto di votare per posta, anche per evitare affollamenti ai seggi in epoca di pandemia.
Prima di Trump aveva parlato Biden. “Siamo sulla strada della vittoria”, aveva detto il candidato democratico invitando i suoi elettori ad avere pazienza. “Non tocca a me o a Donald Trump dichiarare il vincitore di queste elezioni. Tocca agli elettori”, ha aggiunto Biden.
Finora i risultati dicono che non c’è stata la “valanga” di voti a favore di Biden prevista da alcuni sondaggi e da vari osservatori. Biden si conferma in ogni caso un candidato debole, senza carisma. E l’America, comunque vada a finire, non ha per niente voltato le spalle a Trump. Nonostante i suoi limiti e la pessima gestione della emergenza sanitaria (ma in questo campo, a dire il vero, anche l’Europa non ha grandi lezioni da dare). Trump vince e convince ancora decine di milioni di americani.
I voti dei grandi elettori da conquistare per vincere la Casa Bianca sono 270. A seconda delle diverse proiezioni, Biden è in leggero vantaggio, ma Trump può capovolgere la situazione a suo favore. Ecco la situazione. New York Times: 227 Biden, 213 Trump. CNN e Washington Post: 220 Biden, 213 Trump. FOX NEWS: 238 Biden, 213 Trump.
Si annuncia una dura battaglia in Pennsylvania, Michigan, Iowa e Wisconsin, dove molti voti sono stati espressi per posta. Le proiezioni danno Trump vincitore in 21 stati, tra i quali la Florida. Qui Biden sperava di raccogliere i voti dei Latinos, ma la comunità ispanica ha favorito Trump. Già c’è chi invita all’autocritica , come Aleandria Ocasio-Cortez, parlamentare di New York, che su Twitter lamenta la scarsa presa del partito democratico sugli elettori ispanici. Trump è in testa in Georgia, ma il risultato si riferisce soprattutto alle zone rurali, invece ad Atlanta sarebbe più forte Biden.
Il partito democratico riesce a mantenere la maggioranza alla Camera dei Rappresentati, ma non riuscirebbe a conquistare il Senato. Se vincesse Biden, per lui non sarebbe comunque facile gestire un Senato ostile in mano ai repubblicani.
Così l’America è andata a dormire nell’incertezza e con la prospettiva, come scrive il New York Times con un titolo ad effetto, di “rosicchiarsi le unghie” per giorni in attesa del risultato finale. Una volta terminato il conteggio dei voti postali c’è da aspettarsi ricorsi nei tribunali. Prima a livello dei singoli stati coinvolti ed, eventualmente, a livello della Corte Suprema (dove i giudici conservatori sono in maggioranza: 6 contro 3). Si apre quindi una fase molto complicata in cui l’America dovrà tenere i nervi saldi, soprattutto nelle piazze.
Intanto un veterano del giornalismo televisivo americano, Dan Rather, se ne è andato a dormire scrivendo su Twitter: “Non ho la minima idea di come andrà a finire. Torniamo domani. Pace”.