Sopra, Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana (in alto con Orsola Vetri, vicecaporedattrice di Famiglia Cristiana e moderatrice del convegno di Amalfi).
«Per noi è molto importante aver pensato a questi incontri per i 90 anni di Famiglia Cristiana che non vogliono essere auto-celebrativi del passato, ma - come ci ha suggerito papa Francesco in udienza privata - rivolti al futuro. Siamo felici di dedicare questo incontro ai nonni alla vigilia della Seconda giornata mondiale dei nonni e degli anziani perché loro sono i protagonisti di questo nostro tempo non solo per un fattore anagrafico, ma perché nella relazione col settimanale sono i più attivi tra lettere di auguri, lettere al Padre e ricorrenze».
«Il giornale ha raccolto le istanze del Santo Padre “nume ispiratore” di un processo che non vede più gli anziani come uno scarto, ma un serbatoio di saggezza e di valore. C’è una data cardine del pontificato di Francesco, il 26 luglio 2013 alla Giornata mondiale della Gioventù in Brasile quando, in occasione della festa di Sant’Anna e San Gioacchino, li definì appunto “serbatoio di sapienza e tenerezza”. Nessuno di noi è la storia, ci sarà sempre qualcuno che viene dopo di noi. Per i 90 anni di Famiglia Cristiana abbiamo raccolto le memorie dei protagonisti del nostro settimanale in un libricino; mi ha colpito il racconto della giornalista storica e vicedirettrice Renata Maderna di come è stata accolta più di quarant’anni fa dall’inviata e vice-caporedattore Mariagrazia Cucco “Noi qui incontriamo, ascoltiamo e rispettiamo”. Questo stile di ascolto mi ricorda anche quel che ha detto anche il Pontefice nell’ultimo messaggio ai giornalisti “tornate a consumare la scarpe”. È quello che fa Famiglia Cristiana. Spesso noi per primi ci emozioniamo nel ricevere e pubblicare le storie dei lettori, traiamo insegnamenti».
«Sentiamo, infine la necessità di dialogare nelle forme nuove» ha concluso Regolo «le famiglie sono cambiate e non si può ignorare questo. La chiesa che verrà, nuovo libro San Paolo di don Armando Matteo crea un parallelismo tra l’Evangelii Gaudium e il magistero del cardinale Carlo Maria Martini. Bisogna cambiare i modi di approcciarsi e raccontare. Ed ecco allora quegli incontri e quel rispetto. Famiglia Cristiana ha sempre raccontato le trasformazioni (per esempio è stata tra i primi a denunciare il calo demografico), ma anche ad accompagnare le famiglie nel tempo libero (penso a Carla Ruffinelli). La sfida del nostro settimanale oggi è di essere in ascolto e interpretare le esigenze; in questa direzione va anche il Family Act, una vera rivoluzione. C’è ancora tanto da fare, Famiglia Cristiana vuole essere la voce delle famiglie e il supporto alla loro esistenza. Con il direttore don Stefano Stimamiglio vogliamo continuare ad arricchire questo nostro impegno. Seguiranno altri incontri che sono il frutto di un lavoro di concerto di tutta la redazione: ringrazio tutti i colleghi che si sono mobilitati per questa circostanza».