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sabato 14 settembre 2024
 
 

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

07/02/2013  I giovani non si ritrovano nelle vecchie ideologie e molti si dichiarano "disgustati" dalla politica. Le scelte di voto nascono in famiglia ma le mobilitazioni dai Social Network.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra... Sono passati dodici anni da quando lo cantava Gaber nella bellissima e ironica Destra-Sinistra (2001). Il grande cantautore, scomparso nel 2003, aveva già intuito la crisi cui andava incontro il nostro Paese: la banalizzazione, per non dire la fine delle ideologie e, peggio ancora, degli ideali.

Quanto questo stia diventando realtà, oggi a ridosso delle elezioni, lo dimostra anche una ricerca dell'Istituto Toniolo secondo cui ben il 38,5% dei giovani italiani non si riconosce nella logica "destra, centro, sinistra" e, peggio ancora, Il 21% non andrà al voto o voterà scheda bianca. Questo perché, spiega la ricerca contenuta nel Rapporto Giovani, le proposte politiche non convincono i giovani italiani che, delusi, preferiscono non affidarsi più alle ideologie di un tempo.

Tra gli altri dati emersi risulta che a collocarsi nel centrosinistra sono di più le femmine
, ma anche chi vive nel centro Italia e chi proviene da famiglia con status sociale medio-alto. Viceversa a posizionarsi nel centrodestra sono, in senso relativo, di più i maschi, chi vive nel Nord e con origini sociali basse. Solo il 41% è pienamente convinto dell'attuale offerta politica.

Inoltre, il 29% ha un parere decisamente negativo rispetto ai partiti (si dichiara “disgustato”). Valore quest’ultimo ancora più alto per le categorie sociali più svantaggiate.

L'Istituto Toniolo si è occupato anche di capire quale sia l'origine della formazione delle idee politiche. E' emerso che avviene per la maggioranza relativa (30%) all’interno della famiglia (si sale al 38% per le femmine). Tale percentuale diminuisce col crescere dell'età.

Dopo l’influsso della famiglia, seguono personaggi politici o morali del passato: essi contano  per il 25,5% degli intervistati (30% maschi, 20% femmine). Il loro valore sale al 34% per chi proviene da una famiglia con status sociale alto).

Le figure politiche attuali incidono per meno del 10%, a conferma della distanza tra i giovani e il quadro politico presente.

I personaggi dello spettacolo, della musica e dello sport hanno di per sé un ruolo molto trascurabile.

Solo il 6,1% dichiara che nell’ultimo anno ha rivestito incarichi in un partito e il 9,6 ha frequentato almeno qualche volta la sede di un partito.

Maggiore preferenza trovano i momenti formativi socio-politici organizzati da associazioni o enti culturali (31% lo ha fatto non occasionalmente nell’ultimo anno).

 

Più ampia è la disponibilità dei giovani a mobilitarsi attraverso partiti o movimenti: un giovane su cinque ha partecipato nell’ultimo anno a qualche manifestazione organizzata da partiti (20%) o da movimenti (22,7%) e il  25,3% ha partecipato, più di una volta, ad azioni di protesta online (25,3%).


Si sale ad oltre un terzo (35%) di intervistati che hanno interagito nei social network con gruppi che hanno a che fare con temi politici.

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