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domenica 20 aprile 2025
 
 

Ma diffidate dai manuali

20/03/2014  Come vivere felici: le librerie sono piene di manuali che promettono di insegnare, in poche semplici mosse, la via a una vita piena e gioiosa. Come se esistesse una formula magica.

Chiedimi se sono felice, recitava il titolo del film. In effetti, che qualcuno si interessi alla nostra felicità è già una condizione importante per esserlo. Meno positivo è l'effetto quando qualcuno pretende di insegnarci come essere felici: lo sanno i giovani, stanchi degli ammonimenti dei genitori, ma anche i lettori, subissati da una vasta e crescente manualistica che promette di indicarci la via della gioia.

I titoli sono bizzarri e divertenti. Per limitarci ai più recenti:  Come fumare 5 sigarette al giorno e vivere felici col metodo aritmetico, Libera la tua vita. Come evitare le 15 trappole sulla strada della felicità, Paura di invecchiare. Come affrontare la vecchiaia e vivere felici, Felici più di Dio. Come trasformare la propria vita in un'esperienza straordinaria, Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere, Le abitudini della felicità. Puoi essere felice (se sai come fare). Scegli la strada verso una vita migliore...

Insomma, ce n'è per tutti i gusti, e non c'è ostacolo, malattia, limite, problema che non possa essere superato in vista dell'autorealizzazione.


Qualche nota a margine.

1) La felicità è a portata di mano, basta saper scegliere il libro giusto
2) Non c'è possibilità di felicità senza il manuale adatto, quindi è obbligatorio comprarlo e leggerlo
3) A questo punto, come detto, ogni ostacolo che si frappone fra noi e la beatitudine è rimovibile
4) Presupposto di tutto il discorso: la felicità è comunque un dogma, un must: chi non è felice, rischia di passare per lo "scemo" di turno
5) Se si applica alla lettera il metodo del guru di turno, persino il concetto di Dio è superabile, nel senso che diventa superfluo e si può conseguire il proprio obiettivo senza di lui

Sciocchi noi che pensavamo che la questione della felicità fosse più complessa, richiedesse una vita intera (e a volte di più) per capirci qualcosa, che comunque fosse necessario passare dall'impegno e dal scarificio, che in ogni caso una dose di dolore fosse inevitabile...

Invece, basta il manuale giusto...


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