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lunedì 05 giugno 2023
 
 

Ma il "cuore nero" non sorprende i romani

03/12/2014  "Finalmente li hanno arrestati". Ecco la reazione dei romani, cghe per anni hanno visto lo sfascio della Capitale procedere impunito.

Una veduta di Roma (Reuters).
Una veduta di Roma (Reuters).

Non è stata una sorpresa per i romani sapere che la banda della Magliana, il cuore nero della città, pilotava la vita dell’amministrazione capitolina. Dal panettiere al giornalaio è tutto un susseguirsi di «finalmente li hanno arrestati». Perché che le casse vuote del Comune e la gestione sbrindellata della città – dal verde pubblico alla raccolta dei rifiuti –avessero radici nella pluriennale “amicizia” tra amministrazioni e criminalità era diventata vox populi.

Più difficile, per chi si è sempre dimostrato intoccabile, trovare il bandolo giusto per far scattare le manette e cominciare a fare pulizia. Il “cuore nero” che dal golpe borghese alle storie di questi giorni non si è fatto scrupolo di saldare alleanze con mafie e criminalità comune ha sviluppato una sua “associazione” autonoma che, guidata da Massimo Carminati ha fatto sacco della città e ne ha guidato, in modo bipartisan, i destini arricchendosi a scapito di una Roma sempre più degradata e dimessa.

I 37 arresti  e i 120 indagati della maxi operazione condotta dal giudice Pignatone e nella quale è stato coinvolto anche l’ex sindaco Alemanno  hanno cominciato ad alzare il velo all’ombra del quale è stata svenduta la città. Nella speranza che i cittadini romani e gli italiani tutti possano finalmente tornare a respirare.

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