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sabato 07 settembre 2024
 
 

Ma le unioni civili sono una sconfitta per tutti

29/06/2016 

Mi ha molto rattristato il modo con cui avete trattato la legge sulle unioni civili, totalmente orientato al negativo. Una sconfitta per tutti? Com’è possibile fare affermazioni così assurde? Tutti chi? Lo sapete che siamo l’ultimo o penultimo Paese europeo a regolare questa materia? E parlate di troppa fretta! Già il governo Prodi aveva proposto i “Dico” che la Chiesa di Ruini stoppò, salvo ora dichiarare che fu un errore. Mi rattrista questa “mia Chiesa”, che arriva sempre tardi agli appuntamenti con la storia. E mi rattrista il fatto che, per un minimo di confronto, non raccogliate l’opinione di tanti cattolici favorevoli alla legge. Appena approvata la legge, ho telefonato a mio figlio, missionario comboniano in Ciad, che ha detto: «È una legge di civiltà». Voi la criticate perché va incontro ai bisogni di poche persone, ma la tutela delle minoranze è un tratto distintivo delle democrazie. Sono abbonato da venticinque anni a Famiglia Cristiana, ma se è diventata la rivista dei “Gandolfini” dovrò, a malincuore, rinunciare all’abbonamento.

ALBINO I.G.

Non siamo la rivista di nessuno, caro Albino. Facciamo riferimento solo a voi, cari lettori, che siete i nostri veri “padroni”. E ci ispiriamo al Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa. Sulle unioni civili non si tratta di essere negativi o positivi. Tanto meno considerarsi all’avanguardia o alla retroguardia rispetto all’Europa. Il vero problema è distinguere bene la famiglia da ogni altra forma di unione, che certo necessita il riconoscimento di determinati diritti civili, ma che famiglia non è. Tanto meno si può accettare l’adozione per coppie dello stesso sesso (spesso tramite l’abominevole pratica dell’utero in affi‚tto), perché un bambino ha diritto ad avere un padre e una madre. Per lui la differenza sessuale è un valore importante e irrinunciabile.

 
 
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