logo san paolo
venerdì 09 giugno 2023
 
Il Teologo risponde
 

Ma l’omeopatia ha a che fare con il maligno?

14/03/2017 

LUISA. Secondo un’amica, l’omeopatia è stata ideata con l’aiuto del maligno e, dopo un temporaneo benessere, provoca grossi guai. Che ne dice?

La parola omeopatia si riferisce a medicine non convenzionali e, pertanto, non collaudate scientificamente. I pareri sono diversi e anche contrapposti tra chi ne sostiene l’efficacia e chi la nega, paragonandola all’effetto placebo, cioè medicalmente inefficace. L’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2009, ha dichiarato che, «per malattie particolarmente gravi, l’utilizzo dell’omeopatia al posto delle terapie convenzionali e collaudate scientificamente è rischioso per la salute e la vita». In altre parole, le terapie omeopatiche non sono alternative alla medicina collaudata, ma eventualmente complementari. Per spiegare la diffusione dell’omeopatia non è il caso di scomodare il maligno o guaritori. Il ricorso a essa esprime piuttosto l’aspettativa di una terapia più personalizzata e umanizzata rispetto a quella ufficiale. È saggio l’avvertimento generale a considerare l’omeopatia solo complementare. La prudenza conduce a prendere la decisione più giusta nel dialogo tra il paziente (i suoi familiari) e la competenza del medico.

I vostri commenti
19

Stai visualizzando  dei 19 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo