logo san paolo
martedì 28 marzo 2023
 
 

Ma ora serve il reato di omicidio stradale

02/07/2013  La patente a punti ha certamente funzionato. Ma non da sola: si è dimostrata efficace con norme antialcol più severe e con l’incremento dei controlli. E ora c'è chi attende durissime sanzioni per chi causa la morte sotto l'effetto di stupefacenti.

Volete sapere qual è il saldo dei punti sulla vostra patente? Basta chiamare il numero 848.782.782 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Attenzione a come guidate, però. Perché da ieri, 1° lluglio, i punti si possono solo perdere: ai più disciplinati (o fortunati che non si sono imbattuti in un autovelox facile) ieri sono stati assegnati gli ultimi due punti di omaggio biennale, raggiungendo così il tetto di 30 punti, il massimo "bottino" possibile per i virtuosi del volante. Poi stop, punti non se ne possono più guadagnare, si può solo farseli sottrarre.

1° luglio 2003 - 1° luglio 2013: i primi dieci anni da quando è entrata in servizio permanete effettivo la Patente a punti. La domanda da porsi subito è questa: la patente a punti ha funzionato? Certo che ha funzionato, ma non da sola: si è dimostrata efficace (e su questo non c'era alcun dubbio) insieme con le norme antialcol più severe e con l’incremento dei controlli con l’etilometro. Se nel 2002 si contavano ancora 265.402 incidenti con 6.980 morti e 378.492 feriti, nel 2011 siamo scesi al minimo storico di 205.638 incidenti (-22,5%), con 3.860 vittime (-44,7%) e 292.019 feriti (-22,8%).

Intanto, qualche numero: dal 1° luglio 2003 al 31 dicembre 2012 i punti persi dai 37.634.404 patentati italiani sono stati 85.604.842, con una media di 2,275 punti sottratti per ogni patente. Ovviamente i giovanissimi sotto i 20 anni sono quelli che hanno perso il maggior numero con 6,497 punti di media (ma per loro nei primi 3 anni valgono doppio), 3,390 fino a 24 anni, 2,638 nella fascia da 30 a 34 anni. Poi si va nella media nazionale per le altre fasce. Record minimo di punti pagati gli ultrasettantenni con 1,176 punti (compresi quelli di qualche nipote…).  Se poi si va a dare un’occhiata alla perdita di punti di genere, vediamo che le donne sono state più brave. Col 43,67% di patenti hanno perso il 25,44% del totale dei punti. Gli uomini col 56,33% di patenti hanno lasciato alle forze di polizia il 74,56% del tesoretto perso. Le violazioni più gettonate che hanno fatto perdere patrimoni di punti? Le solite. Al primo posto la velocità (complici autovelox e misuratori della velocità in genere), poi vengono le cinture di sicurezza, seguono l’attraversamento semaforo col rosso e l’uso del cellulare alla guida.

Il solo effetto annuncio sui giornali e TV nei primi sei mesi del 2003 produsse effetti notevoli. Oggi contiamo ancora comunque sulle strade 11 morti e 800 feriti al giorno. Manca ancora una vera e propria "rivoluzione" - secondo l’ASAPS esecondo le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni - per completare l'opera dissuasica (e anche educativa della cultura della sicurezza). E questa rivoluzione, soprattutto giuridica e di giurisprudenza, si chiama "omicidio stradale". La sanzione massima per chi uccide da ubriaco over 1,5 g/l o drogato, insieme all’ergastolo della patente, punti o non punti.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo