Volete sapere qual è il saldo dei punti sulla vostra patente? Basta chiamare il numero 848.782.782 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Attenzione a come guidate, però. Perché da ieri, 1° lluglio, i punti si possono solo perdere: ai più disciplinati (o fortunati che non si sono imbattuti in un autovelox facile) ieri sono stati assegnati gli ultimi due punti di omaggio biennale, raggiungendo così il tetto di 30 punti, il massimo "bottino" possibile per i virtuosi del volante. Poi stop, punti non se ne possono più guadagnare, si può solo farseli sottrarre.
1° luglio 2003 - 1° luglio 2013: i primi dieci anni da quando è entrata
in servizio permanete effettivo la Patente a punti. La domanda da porsi
subito è questa: la patente a punti ha funzionato? Certo che ha
funzionato, ma non da sola: si è dimostrata efficace (e su questo non
c'era alcun dubbio) insieme con le norme antialcol più severe e con
l’incremento dei controlli con l’etilometro. Se nel 2002 si contavano
ancora 265.402 incidenti con 6.980 morti e 378.492 feriti, nel 2011
siamo scesi al minimo storico di 205.638 incidenti (-22,5%), con 3.860
vittime (-44,7%) e 292.019 feriti (-22,8%).
Intanto, qualche numero: dal 1° luglio 2003 al 31 dicembre 2012 i punti
persi dai 37.634.404 patentati italiani sono stati 85.604.842, con una
media di 2,275 punti sottratti per ogni patente. Ovviamente i
giovanissimi sotto i 20 anni sono quelli che hanno perso il maggior
numero con 6,497 punti di media (ma per loro nei primi 3 anni valgono
doppio), 3,390 fino a 24 anni, 2,638 nella fascia da 30 a 34 anni. Poi
si va nella media nazionale per le altre fasce. Record minimo di punti
pagati gli ultrasettantenni con 1,176 punti (compresi quelli di qualche
nipote…). Se
poi si va a dare un’occhiata alla perdita di punti di genere, vediamo
che le donne sono state più brave. Col 43,67% di patenti hanno perso il
25,44% del totale dei punti. Gli uomini col 56,33% di patenti hanno
lasciato alle forze di polizia il 74,56% del tesoretto perso. Le violazioni più gettonate che hanno fatto perdere patrimoni di punti? Le solite. Al primo posto la velocità (complici autovelox e misuratori della velocità in genere), poi vengono le cinture di sicurezza, seguono l’attraversamento semaforo col rosso e l’uso del cellulare alla guida.
Il solo effetto annuncio sui giornali e TV nei primi sei mesi del 2003 produsse effetti notevoli. Oggi contiamo ancora comunque sulle strade 11 morti e 800 feriti al giorno. Manca ancora una vera e propria "rivoluzione" - secondo l’ASAPS esecondo le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni - per completare l'opera dissuasica (e anche educativa della cultura della sicurezza). E questa rivoluzione, soprattutto giuridica e di giurisprudenza, si chiama "omicidio stradale". La sanzione massima per chi uccide da ubriaco over 1,5 g/l o drogato, insieme all’ergastolo della patente, punti o non punti.