Come si può definire “apostolo” Paolo di Tarso,
dato che non ha conosciuto Gesù e non ha
fatto parte dei Dodici?
Mario V.
Effettivamente per
l’autore degli Atti degli
Apostoli soltanto i Dodici possono essere considerati
apostoli a tutti gli effetti, perciò pur
esaltando più di tutti la figura di Paolo,
non
gli attribuisce questo titolo (tranne due volte
al plurale e in senso generico, At 14,4.14).
Nelle sue lettere invece Paolo attribuisce il
suo essere apostolo a Dio stesso che lo ha
chiamato (cfr. 1Ts 2,7; 1Cor 1,1; 2Cor 1,1; Gal
1,1 e Rm 1,1), e più volte si sente spinto a rivendicare
questa prerogativa: Dio gli ha rivelato
suo Figlio (Gal 1,5-16); ha visto il Signore
(1Cor 9,1); è apparso a lui come agli altri
apostoli (1Cor 15,8); ha compiuto le opere tipiche
dell’apostolo (2Cor 12,12); a riprova
dell’autenticità del suo essere apostolo-mandato
da Gesù c’è d’altronde la
comunità stessa che è stata generata
alla fede mediante la
sua predicazione (1Cor 9,2-3),
essa costituisce una sorta di
lettera credenziale della sua
piena autorità apostolica (cfr.
2Cor 3,2).