1
Natale è addormentarmi
a una Canzone
con i velluti dello Spirito Santo.
Il blu stellato
nel mio sogno di perla
adagio ingrigia.
A un destarmi d’ovatta.
Oh, fuori, nevica!
all’incantarmi morbido.
2
Sempre nuovo il Maglione della Nonna
a rivestirmi il Cuore
che rimane Fanciullo.
Ed esco sulle tracce
d’un’Arpa Celtica.
Chissà di dove!
E mi fermo al banchetto di una Fata
di Pasticcini Fritti.
Irresistibile
3
Ma ci sono Bambini da svegliare
fino che ancora fiocca.
Ed ecco la candela alla Cannella.
Vaporizzo l’Essenza
di pan di Zenzero
che punge lieve.
E un po’ d’Estratto
di Caminetto
come so farlo solamente io.
4
Ad ascoltare gli Avi Contadini
ho imparato a memoria
le Fiabe, larghe e lunghe, della Padania.
E con gli Adolescenti
so leggere gli autori che preferiscono:
i Poeti Nebbiosi.
Ma per la notte
io divento l’Arcano Incantatore:
tutti a fantasticare nell’Altrove.
5
Ma il Massimo è la Storia della Santa Famiglia,
che sfugge a Erode, perché la guidano, di notte,
un Drago in fiamme e, di giorno, un Leone alla criniera.
E il Celeste Bambino ordina che la palma
si pieghi per i datteri alla Madre.
Dalle radici l’acqua per Giuseppe.
Al loro entrare nel tempio dell’Egitto,
di colpo tutti cadono in frantumi
i 365 idoli.
6
Se non che molti più ad accontentarsi
di quel Babbo Natale,
come un’evanescenza del Credere Cristiano.
Dal Polo Nord su slitta,
con le renne volanti.
Lascia regali, ma disuguali tra ricchi e poveri.
In ogni caso, gli basta un buon bicchiere
di latte caldo e fieno per le renne.
E poi scompare, lasciando nostalgie.
7
Ma noi sappiamo che il Vecchio è San Nicola
e dunque in pieno accordo
col Divino Bambino.
E comprendiamo
che l’Attesa dei Doni
è Trepida, perché
in ciascuno sei Tu, che a noi Ti Dai,
Dio fatto Uomo.
Ecco perché la Vita nostra Meravigliosa va.
Il Natale di spazi (1-3) come quello di fiabe (4-6) ci portano al Presepio (7).
Insieme nel Natale
Anno di Grazia 2018
Giovanni Costantini