Muoversi per mettere in
gioco il proprio corpo,
conoscerlo, attivarlo in
tanti modi. Che sia la pole
dance o un’arte marziale, quando Maddalena
Corvaglia scopre una nuova disciplina
non riesce a trattenere l’entusiasmo,
tanto da aver creato un suo sito per condividere
con i follower questa sua passione.
«Non lo faccio per il mio lavoro, ma perché
semplicemente mi piace e mi fa stare
bene. Passare da una dieta all’altra è finire
in un circuito vizioso da cui poi non si
esce più. Fondamentale è invece muoversi,
dedicare tempo all’esercizio sico. Io
sono un’appassionata degli sport e adoro
scoprire nuove discipline, anche poco conosciute.
In questo momento mi dedico
all’acrobatica, sia lap dance sia pole dance,
cioè esercizi ginnici che si fanno con il
supporto di un palo. È uno sport difficile
che dà grandi risultati a livello fisico. Il mio
corpo è tonico e mi diverto. Altra disciplina
che mi appassiona è tessuti aerei, che
ho conosciuto nel corso del programma
televisivo Si può fare. È una sorta di danza
volante che usa come perno un tessuto.
Sia nella pole dance che in tessuti aerei
mi ritrovo spesso a testa in giù: si vede che
in questa posizione ragiono meglio», commenta
ridendo la conduttrice.
«Altra mia grande passione», continua,
«è il krav maga, una lotta israeliana che si
basa tutta sull’utilizzo delle leve. Dà molta
sicurezza nelle proprie capacità, e una
consapevolezza che prima non avevi. È anche una disciplina a livello mentale e
la consiglio alle donne anche come difesa
personale».
Forse le persone comuni non hanno
troppo tempo da dedicare all’attività fisica.
«Io vado in palestra dalle due alle quattro
volte a settimana. Certo, non è un impegno
alla portata di tutti, ma per ottenere
grandi risultati è sufficiente dedicare 15 minuti,
mezz’ora al giorno all’attività fisica.
In questo caso consiglio la pratica del tabata,
circuiti di esercizi ad alta intensità in
cui si accelera il metabolismo e si bruciano
grassi anche dopo aver smesso di allenarsi.
Una sequenza base prevede la scelta di
tre esercizi: uno per le gambe, uno per gli
addominali, uno per la parte alta: sequenze
di 20 secondi in cui dobbiamo dare il
massimo, poi un attimo di stop e altri venti
secondi. Finiti i quattro minuti di un esercizio
stiamo a riposo per un minuto e poi
attacchiamo con il secondo esercizio».
Maddalena Corvaglia è sempre a caccia
di emozioni e ama misurarsi su vari terreni.
Su una due ruote, ma anche appesa a
un paracadute. «Ho praticato per un po’
di tempo il paracadutismo, per un totale
di 50 lanci. Ma non con lo spirito dell’incoscienza,
tutt’altro. Amo avere tutto sotto
controllo e quella disciplina prevede sequenze
ben precise in assoluta sicurezza.
In cambio ti regala emozioni fortissime.
Quando attraversi le nuvole al tramonto e
tutto è arancione ti senti come in paradiso,
vivi uno stato di benessere, pace, calma
in cui ci sei tu e niente altro». Crede
anche in un altro tipo di paradiso? «Mi definisco un’agnostica, ma da quando è nata
mia figlia mi sono ammorbidita molto. Nel
momento in cui mi sono resa conto che
mi stava crescendo dentro una creaturina
che prima non c’era ho sentito che qualcosa
di superiore a noi ci deve essere, anche
se non riesco a dargli un nome e non lo identi co con un credo religioso. Mia figlia è la cosa più bella del mondo. Cerco di
darle la giusta educazione, ma basta uno
abbraccio per farmi sciogliere». La conduttrice è uno dei testimonial
di Airc, Associazione italiana per la ricerca
sul cancro.
In particolare ha prestato il
suo volto per la campagna Donne coi occhi,
dedicata alla prevenzione dei tumori
femminili.
«Ho vissuto questo problema in famiglia
», spiega la Corvaglia. «Mia madre anni
fa si è ammalata di tumore al seno; ora
è perfettamente guarita ma so bene come
un evento come quello possa cambiare la
vita e che chiunque può all’improvviso essere
costretto a fare i conti con il tumore.
Mi sento molto vicina alla ricerca in qualsiasi
sua forma. Ci sono tante malattie che
ora si possono superare senza difficoltà e
il mio augurio è che in futuro anche il cancro
sia fra queste».