La cosa più interessante è che ad aprire gli occhi per primi sono stati i ragazzi, gli studenti universitari, sette anni fa, in tempi non sospetti, molto prima che le inchieste sulla criminalità organizzata al Nord scuotessero città e coscienze.
Da allora la settimana contro le mafie a Pavia è un appuntamento annuale fisso che si realizza grazie al contributo concesso dalla commissione A.C.E.R.S.A.T., con il patrocinio della Facoltà di Giurisprudenza e dell’Edisu, ma soprattutto grazie all'impegno dei ragazzi del Coordinamento studentesco per il diritto allo studio Udu, che l'hanno voluta per primi, ma anche di quelli di Osservatorio antimafia Pavia che, prendendo spunto dall'iniziativa dell'Osservatorio milanese voluto da Nando Dalla Chiesa, si impegnano a sensibilizzare la città sul tema.
Sono andati anche nelle scuole, invitati dal presidente delle Acli di Pavia, a parlare agli studenti più giovani di loro: «Conosciamo i nostri limiti, non siamo "professionisti", le cose che sappiamo le sappiamo da autodidatti», spiaga Anna Dichiarante, ultimo anno di Giurisprudenza, tra gli organizzatori e membro dell'Osservatorio, «ma facciamo tesoro del messaggio di Paolo Borsellino: "Ognuno per quello che può, ognuno per quello che fa". Si tratta di far capire che il problema riguarda tutti, che non è questione di mettere a repentaglio la propria vita ma di non voltarsi dall'altra parte».
La settimana contro le Mafie torna dal 3 ottobre al 6 ottobre e i ragazzi, anche se non hanno più il professor Vittorio Grevi, nume tutelare dell'iniziativa fin dalla prima ora, scomparso lo scorso dicembre, hanno dimostrato di saper camminare, anche in sua memoria, sulla strada dell'impegno da soli, bussando con successo a porte non facili ad aprirsi al pubblico.
Si parte lunedì 3 nell'aula Magna dell'Università alle ore 21: il capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano Ilda Boccassini dialoga con la professoressa Silvia Buzzelli, dell'Università di Milano-Bicocca, sul tema "Le mafie, lo stato, il coraggio di rischiare".
Si continua martedì 4 al teatro Fraschini con La solitudine dell'onestà- Giorgio Ambrosoli, cronaca di un omicidio annunciato, spettacolo di Luigi Galluzzo.
Il 5 ottobre di nuovo in aula Magna interviene Raffaele Cantone, giudice della Suprema corte di Cassazione, sul tema: "Uomini d'onore e colletti bianchi".
Per concludere il 6 con il film-documentario Un pagamu - La tassa della paura, di Nicola Grignani, Claudio Metallo e Miko Meloni. A seguire un dibattito in tema di Storie di ribellione al pizzo. (Gli incontri sono tutti ad accesso libero. Il calendario completo è nella locandina allegata).
Le idee, si dice, camminano sulle gambe degli uomini: vedere camminare la legalità sulle gambe dei giovani fa ben sperare per il futuro.