MALTESE, IL ROMANZO DEL COMMISSARIO: LA TRAMA
Arriva questa sera sulla Rai la fiction Maltese - Il romanzo del commissario, con Kim Rossi Stuart grande protagonista nel ruolo principale. La serie, in 4 puntate, è ambientata a Trapani nel 1976 e mescola una serie di ingredienti di successo di altre fiction, anzitutto Il commissario Montalbano, con la lotta alla mafia, intrecciandola con tematiche più familiari.
Ecco la trama di Maltese - Il romanzo del commissario.
Siamo nel 1976, a Trapani. La mafia è ancora considerata da molti come un’invenzione di scrittori e giornalisti, ma è proprio in questo periodo che si sta invece trasformando, grazie all’enorme quantità di denaro che le arriva dal traffico di eroina. Questo cambiamento dà inizio a una lunga guerra che insanguinerà il nostro Paese negli anni a venire. La storia del commissario Maltese è quella di un uomo che si trova da solo a combattere contro qualcosa che a detta di tutti non esiste.
Dario Maltese è fuggito dalla Sicilia molti anni prima, portando con sé un dolore lacerante. Quando decide di tornare nella sua città, il suo migliore amico viene ucciso, e in quel momento Maltese si rende conto che non è più disposto a chiudere gli occhi sul suo passato e sul futuro della sua terra. Diventa il commissario capo della questura di Trapani, prendendo quello che era il posto dell’amico fraterno scomparso. Inizia per lui un lavoro estenuante.
L’unica gioia della sua vita è Noa, la figlia, con la quale, dopo un periodo di dolorosa lontananza, si ritroverà. Maltese sa che le vicende di ieri e di oggi sono collegate e vuole trovare i fili che le hanno tenute insieme e portarli alla luce, anche a costo della vita. Anche a costo di fare i conti con il suo passato e di scoprire ciò che non avrebbe mai immaginato su di sé e la sua famiglia. Quel buio che in tutti questi anni lo aveva tenuto lontano dalla sua Sicilia e lo aveva lentamente divorato, comincia a dissolversi.
IL CAST E I RUOLI NELLA SERIE
DARIO MALTESE – Kim Rossi Stuart. Il commissario Dario Maltese è la sintesi di diversi investigatori coraggiosi che cercarono di fare luce sulla mafia quando in troppi ne negavano l’esistenza. Dario Maltese è uno di quelli che vanno avanti. Perché la giustizia, il profumo della libertà e della giustizia, come dirà anni dopo il giudice Paolo Borsellino, viene soffocato dal tanfo dell’ingiustizia. Dario Maltese è soprattutto questo: un uomo alla ricerca della verità. Un uomo che non è disposto a chiudere gli occhi o accettare compromessi.
ELISA RIPSTEIN – Rike Schmid. Negli anni più duri dello scontro tra la mafia e lo Stato, tra la vecchia mafia e la nuova mafia dei Corleonesi, negli anni dell’eroina e dei grandi flussi di denaro sporco, negli anni bui delle morti che si susseguivano una dopo l’altra, giorno dopo giorno, come in una guerra senza fine, un quotidiano locale – “L’Ora” di Palermo – metteva in prima pagina il numero di morti ammazzati. Per quella testata lavorava una fotografa molto coraggiosa ed estremamente brava, Letizia Battaglia, che ritraeva nelle sue istantanee quella Sicilia martoriata e povera. Per il personaggio di Elisa ci siamo liberamente ispirati alla figura di questa grande fotografa italiana.
MAURO LICATA – Francesco Scianna. La lotta alla mafia, prima di essere riconosciuta ufficialmente, cominciò a esistere attraverso un piccolo gruppo di uomini. Poliziotti da un lato, giornalisti dall’altro. Anche tra chi impugnò la penna e la macchina da scrivere per combattere ci furono caduti. La mafia, come tutte le organizzazioni criminali, non vuole che si parli, che si scriva o si segnali la sua presenza. E chi lo fa deve morire. Il personaggio di Mauro Licata è ispirato a molti coraggiosi giornalisti siciliani. Come loro tiene più alla ricerca della verità che alla sua vita.
GIULIA MELENDEZ – Valeria Solarino. È una giovane donna appartenente alla più facoltosa famiglia di Trapani. È l’esempio di come può essere doloroso e difficile affrancarsi da dinamiche familiari soffocanti. La sua vita ha preso una direzione che non ha scelto. Nel suo silenzio c’è un grido di ribellione rivolto contro se stessa, che rappresenta la goccia di purezza che sopravvive in una palude guasta di compromessi e corruzione.
IL REGISTA SPIEGA I SEGRETI DI "MALTESE - IL ROMANZO DEL COMMISSARIO"
Il regista Gianluca Maria Tavavarelli spiega i "segreti" di Maltese, il romanzo del commissario.
LE MUSICHE: «Siamo negli anni settanta, a Trapani. La musica e i movimenti studenteschi stanno cambiando il volto dell’Europa e della nostra Italia. Ma per certi versi là, dove raccontiamo questa storia, il tempo sembra restare fermo. Abbiamo cercato di raccontare la sua antichità attraverso la musica elettronica e super moderna di Ralf Hindelbeutel. In quei distorsori, in quei suoni campionati, in quelle sonorità riecheggia la musica dei Pink Floyd, che proprio in quegli anni stanno registrando i loro dischi migliori.
ANNI SETTANTA: Allo stesso tempo abbiamo cercato di mettere in scena un racconto antico in un modo moderno, con una regia, un montaggio e una fotografia che richiamassero gli anni Settanta in modo inequivocabile, nei costumi, nei colori, nelle atmosfere, in una scelta di luce che si rifà alle vecchie foto di famiglia che tutti noi abbiamo nei cassetti.
IL CAST: E anche nella scelta del cast abbiamo fatto un lavoro quasi giornalistico. Ci siamo andati a vedere sull’”Europeo” quelle facce di poliziotti siciliani anni settanta, quella verità che subito ci comunicavano. Così abbiamo scelto attori che comunicassero la stessa verità in modo immediato: le loro pancette, i capelli bianchi, i difetti che tutti noi abbiamo diventano una bandiera di normalità. Siamo fuggiti dall’idea dei poliziotti giovani, belli e fisicati.
A CHI SI ISPIRA IL COMMISSSARIO MALTESE: Per chiunque abbia masticato la storia della mafia e dei suoi protagonisti degli ultimi quarant’anni, non sarà difficile riconoscere in quei poliziotti e nelle loro gesta, tanti uomini che hanno fatto la storia di questo Paese, da Cassarà a Boris Giuliano, a Mauro Rostagno, a tutti quei giornalisti che si sono sempre spesi nel racconto della verità. Nell’indagine che porta avanti il nostro commissario Maltese possiamo ritrovare gli echi di numerose indagini realmente avvenute e che oggi, a buon diritto, fanno parte della storia di questo Paese.