"La mia voce è particolare. Ci mette almeno due ore a scaldarsi. Così, quando potrebbe rendere al meglio, il concerto è già finito. Canto in pubblico da quando ero un bambino, ma ogni volta è sempre bellissimo". Mango ci aveva lasciati con queste parole pochi mesi fa, quando lo avevamo incontrato a Milano per la presentazione del suo ultimo album "L'amore è invisibile". In quell'occasione ci aveva anche raccontato della genesi del suo primo successo, "Oro", del 1984: "Avevo scritto la musica e Mara Maionchi disse che Mogol sarebbe stato perfetto per scrivere il testo. Quando però lo lessi non ne fui convinto. I discografici mi dissero che era un'occasione da non perdere, ma io mi impuntai e alla fine la ebbi vinta. Mogol non solo modificò il testo, ma nacque tra noi una bellissima amicizia che sfociò poi in una lunga collaborazione artistica".
Accompagnandosi con la tastiera, aveva da poco iniziato a cantare proprio "Oro" quando d'improvviso la sua voce, sempre bellissima, di colpo si è fermata. Mango ha fatto solo in tempo a dire al suo amato pubblico "Scusate" e poi si è accasciato, stroncato da un infarto. E' morto così, pochi giorni aver compiuto 60 anni, a Policoro (Matera), durante un concerto di beneficenza intitolato "Solidarietà e integrazione: insieme costruiremo un mondo a colori". Si è spento nella sua terra, la Basilicata, dove era nato e dove aveva scelto di vivere. Giuseppe Mango, per tutti Pino, era nato a Lagonegro da una famiglia umile che però non gli aveva mai fatto mancare niente ed aveva sempre assecondato la sua passione per la musica. In quell'ultima intervista ci aveva raccontato di quando, poco più che bambino, con il fratello maggiore girava i locali della regione con una band: "Ero piccolo, ma già cantavo i Led Zeppelin e i Deep Purple perché la mia grande passione è sempre stata il rock".
Dopo una lunga gavetta, arrivò negli anni 80 il successo con canzoni raffinate e rese uniche dalla sua voce cristallina come "Lei verrà", "Bella d'estate", "Come Monna Lisa", "Mediterraneo", "La rondine". Anche la sua vita privata è stata felice. Nel 2004 aveva sposato Laura Valente, ex cantante dei Matia Bazar, con il quale ha avuto due figli, Filippo e Angelina, entrambi con la passione per la musica. Filippo lo aveva pure accompagnato alla batteria durante alcuni concerti. "A casa ci divertiamo spesso a suonare e a cantare tutti i sieme", ci aveva confidato. Negli ultimi anni aveva scoperto anche una vena poetica che aveva espresso in due libri. "Il prossimo, però, sarà un libro di ricette. La cucina è un'altra delle mie grandi passioni". Non ha fatto in tempo a pubblicarlo. Le sue ultime parole sono state "scusate": in un'epoca dove nessuno si scusa mai, è l'ultimo insegnamento di un uomo e di un artista che non ha mai urlato per farsi ascoltare.