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domenica 20 aprile 2025
 
 

Manovra, critico il Forum Famiglie

23/08/2011  Il Presidente Francesco Belletti: "Le famiglie finiranno per pagare il prezzo più alto". Pronto un documento per le parti sociali e i politici.

Dopo il duro editoriale di Famiglia Cristiana sulla manovra finanziaria, che è appena approdata in commissione Bilancio al Senato, e l'indizione dello sciopero generale di 8 ore per martedì 6 settembre da parte della Cgil, anche il Forum delle Famiglie, attraverso un comunicato stampa e per voce del suo presidente Francesco Belletti, interviene a dire la sua, visto che i nuclei familiari, come sempre, sono i più quotati ad uscirne con le ossa rotte. «Le famiglie, ed in particolare quelle con figli, saranno le protagoniste della manovra solo perché finiranno per pagare il prezzo più alto», dice laconicamente Belletti.

Il Forum intende partecipare attivamente all'elaborazione della manovra e per questo ha elaborato un documento che sottoporrà all'attenzione delle parti sociali e dei protagonisti della politica. Ecco, in sintesi, i punti sollevati dall'associazione:

  • Collegamento della manovra alla riforma fiscale perché venga almeno riconosciuta un'equità fiscale alla famiglia, grazie all'introduzione del FattoreFamiglia perché si paghi ma si paghi con giustizia.
  • I tagli alle agevolazioni fiscali non devono essere indiscriminati ma devono seguire criteri di equità.
  • Occorre privilegiare gli investimenti sullo sviluppo e in particolare sul lavoro dei giovani e sull'armonizzazione tra tempi del lavoro e tempi della famiglia.
  • I primi tagli devono riguardare i costi della politica, i privilegi e le spese improduttive.
  • Ogni eventuale intervento sul sistema previdenziale deve riequilibrare le prestazioni previdenziali.
«Di fronte alla gravità della crisi in atto serve al Paese un tavolo pubblico di concertazione, in cui la politica e le forze vive del Paese possano dialogare con trasparenza e coesione di intenti. Rinnoviamo a questo riguardo la richiesta che questa modalità interessi sia la politica a livello nazionale, (governo ed opposizione), sia i diversi livelli della pubblica amministrazione (segnatamente Regioni e Comuni), in modo che questa "concordia nazionale" possa trovare spazi pubblici e trasparenti (davanti ai cittadini) di confronto», sostiene Belletti, che conclude: «Non tocca a noi indicare le formule politiche o tecniche con cui attuare questi principi ma è chiaro che oggi nessun attore sociale, politico od economico da solo è in grado di salvare il Paese, mentre ciascuno, da solo, può contribuire ad affossarlo, se non aderisce a questo sforzo di coesione nazionale: da Rimini, il Presidente Napolitano ci ha richiamato tutti a questo. Le famiglie sapranno rispondere con responsabilità e generosità, se la manovra saprà diventare più equa».

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