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domenica 16 marzo 2025
 
 

Maratea, due giorni di Gmg in comunione con Rio

28/07/2013  Per tutti quelli che non hanno potuto volare in Brasile, questo splendido angolo della costa tirrenica è stata un'opportunità per condividere la festa e il raccoglimento con migliaia di giovani in Brasile. Tra musica, balli, preghiera e testimonianze di fede.

Sotto il sole che picchia già dal primo mattino, sul vasto piazzale di monte San Biagio, i ragazzi ridono e scherzano lasciandosi bagnare dagli agognati spruzzi d'acqua che i volontari della Protezione civile gettano su di loro, per dare un po' di refrigerio dal caldo soffocante. Tanti si sono premuniti di ombrelli per ripararsi dai raggi solari, altri si arrangiano con magliette sistemate sulla testa a mo' di turbanti, i più cercando guadagnare un angolo di ombra stringendosi a ridosso della montagna rocciosa. Le temperature da clima africano, il sole, l'afa e l'umidità hanno messo a dura prova i giovani radunati a Maratea per celebrare la Gmg dei lucani. Ma non hanno scalfito l'entusiasmo, l'allegria e la voglia di partecipazione.

Nel pomeriggio di sabato 27, dopo l'incontro in piazza Europa, fra musica, balli, preghiera e toccanti testimonianze di fede, al tramonto i giovani si sono messi in marcia per raggiungere il piazzale ai piedi della gigantesca statua del Redentore, solcando i sentieri del monte San Biagio. Nel piazzale si è poi svolta la lunga veglia, con un concerto e la testimonianza di padre Piero Pierobon, ex direttore di Missio, che ha parlato dei suoi 12 anni di missione in Africa. Dopo la mezzanotte, collegamento in diretta con l'incontro a Copacabana. Al termine del collegamento, molti ragazzi si sono raccolti in preghiera nella vicina chiesa della Madonna degli ulivi, per l'adorazione perpetua e per le confessioni.

Chiara, Maria Caterina, Lucia e Teresa, radiose e simpaticissime amiche poco più che ventenni, si raccolgono all'interno della tenda che hanno piantato in un angolo del piazzale, per passare lì la notte. Spiegano che, insieme al loro gruppo della parrocchia di San Giacomo di Lauria Inferiore (Potenza), sono partite all'alba con il pullman, hanno raggiunto Trecchina. Da lì, hanno proseguito a piedi fino a Maratea, percorrendo i circa otto chilometri distanza dai due paesi lungo la pista ciclabile, con gli zaini in spalla. Eppure, in piena notte, sono ancora piene di vitalità e di allegria. Giuseppe e Alessandra, 31e 29 anni, sono arrivati da Praia a Mare (Cosenza), con un gruppo di altri ragazzi. Entrambi fanno parte del movimento del Rinnovamento carismatico cattolico. Tutti e due hanno partecipato ad almeno una Gmg, Giuseppe a Colonia, Alessandra a Toronto. A Rio, quest'anno, troppo complicato per motivi soprattutto lavorativi. “E' bellissimo essere idealmente uniti ai giovani di Rio”, osserva Alessandra poco prima che cominci il collegamento con il Brasile, “ma per me il momento più importante di questa lunga veglia è quello dell'adorazione ecucaristica, nel quale potrò raccogliermi in una riflessione spirituale più intima”.

“Andate e fate discepoli tutti i popoli!”. L'esortazione evangelica che ha fatto da filo conduttore e motivo ispiratore della Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro, ha riecheggiato forte e intensa anche fra i giovani radunati in questo splendido angolo della costa tirrenica. L'incontro di Maratea si è concluso con la messa celebrata alle 11 di oggi, domenica 28 luglio, e presieduta da monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza e presidente della Conferenza episcopale lucana. Prima della celebrazione eucaristica, il gruppo delle Sentinelle del mattino di Pasqua, presiedute da don Gianni Castorano, hanno animato il momento della catechesi.

Proprio a Maratea è stato girato il videoclip della versione italiana dell'inno della Gmg 2013, interpretato da Tiziana Manenti. Dalla Basilicata sono stati poco più di una cinquantina i giovani partiti per il Brasile. Per tutti gli altri, tutti coloro che per i motivi più diversi non hanno potuto sostenere il viaggio, la due giorni di Maratea ha rappresentato una straordinaria opportunità di condivisione e di festa gioiosa, abbracciati e protetti idealmente dalle braccia spalancate del Cristo Redentore così simile a quello del Corcovado. Un angolo di Rio incastonato fra le montagne lucane.

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