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martedì 22 aprile 2025
 
 

Dai rifugiati siriani in Giordania al dramma del terremoto, sosteniamo la speranza in Medio Oriente

04/04/2023  Per tutta la giornata di oggi, 4 aprile, su TV2000 e Radio InBlu2000 va in onda la Maratona televisiva e radiofonica "Insieme per gli ultimi" a supporto della campagna "La pace va oltre. Sostieni la speranza" promossa da Caritas italiana e Focsiv in favore dei giovani di sette Paesi mediorientali. Fino al 16 aprile si può contribuire con l'Sms solidale 45582

Un cartellone che in arabo recita: "La stanza del noi" nel centro per il counseling psicosociale di Caritas Giordania ad Ashrafieh, Amman.
Un cartellone che in arabo recita: "La stanza del noi" nel centro per il counseling psicosociale di Caritas Giordania ad Ashrafieh, Amman.

Il quartiere di Ashrafieh, ad Amman, si raggiunge in pcohi minuti di auto da Downtown, il centro storico. Eppure, qui si è già in una delle periferie segnate da povertà ed emarginazione della capitale giordana. Alcuni mesi fa ad Ashrafieh è stato inaugurato il nuovo centro di assistenza e consulenza psicosociale di Caritas Giordania, promosso con il sostegno di Caritas italiana. «Ci troviamo in un quartiere molto popolare, caratterizzato da vari problemi come da abuso di droga, violenza, disagio sociale. Tantissimi rifugiati siriani abitano qui, perché gli affitti delle case costano molto di meno e sono molto più sostenibili per chi, come loro, non ha un lavoro regolare e ben retribuito», spiegano Lana Sunobar, la direttrice del centro, e Nadeen Ghanma, una delle psicologhe. «In questa struttura noi ci prendiamo cura, dal punto di vista psicosociale, dei rifugiati siriani, di quelli iracheni, yemeniti, di migranti provenienti da vari Paesi come Egitto e Sudan, e anche di cittadini giordani in condizione di vulnerabilità socio-economica. Ma almeno per il 70-80% i nostri assisisti sono siriani».

A rivolgersi al centro di Caritas Giordania sono soprattutto donne, che spesso arrivano con i loro bambini.  Le operatrici e gli operatori del centro svolgono sessioni di counseling di gruppo e individuale, cercano di capire quali sono i disagi, in genere correlati a problemi familari, alla mancanza di lavoro, alla povertà, alla difficoltà di pagare l'affitto, le bollette, di mantenere i figli. In defintiva, alla preoccupazione per il futuro, all'assenza di prospettive e di un orizzonte delineato per sé e per i propri figli. La sala di attesa all'ingresso del centro è gremita di persone in attesa, soprattutto donne. Al piano di sopra, in una stanza luminosa, tappezzata di cartelloni colorati e di giochi, dedicata al chilcdcare, una psicologa svbolge attivià ricreative ed educative con dei ragazzini e delle ragazzine. Il sostegno psicosociale, spiega la direttrice, è rivolto sia agli adulti che ai bambini:  in relazione a questi ultimi è molto importante per far emergere problematiche come eventuali forme di violenze, abuso, bullismo.  

Alessandro Cadorin, rappresentante di Caritas italiana in Giordania e Turchia, con Nadeen Ghanma, psicologa del centro di counseling psicosociale di Ashrafieh.
Alessandro Cadorin, rappresentante di Caritas italiana in Giordania e Turchia, con Nadeen Ghanma, psicologa del centro di counseling psicosociale di Ashrafieh.

La Giordania accoglie complessivamente 1,3 milioni di rifugiati dalla Siria (dei quali quasi 700mila registrati come richiedenti silo dall'Unhcr). Oltre l'80% di loro vive sotto la soglia di povertà, in condizioni di estrema precarietà. Il 51% delle famiglie rifugiate siriane - e il 43% di quelle non siriane - non ha accesso alle cure sanitarie.  In tutto il Paese Caritas Giordania è al fianco della popolazione più vulnerabile attraverso una rete di dodici centri nei quali viene fornita ogni giorno gratuitamente assistenza medica primaria, sia ai rifugiati che ai giordani in condizione di disagio, e sostegno psicosociale alle fasce che hanno bisogno di maggiore protezione (rifugiati, donne, bambini). Negli ambulatori di Caritas Giordania vengono fornite in media circa 140.000 prestazioni sanitarie all'anno. Ci si prende cura delle donne in gravidanza, dei pazienti affetti da malattie non trasmissibili e croniche (come diabete, anemia, ipertensione). In cinque di questi centri di assistenza - come quello di Ashrafieh - Caritas italiana sostiene il lavoro e l'impegno di Caritas Giordania. 

Il programma di aiuti di urgenza e riabilitazione di Caritas italiana in Giordania è uno dei progetti di intervento in Medio Oriente che fanno parte della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "La pace va oltre. Sostieni la speranza" promossa da Caritas italiana e Focsiv (la rete degli oreganismi di cooperazione internazionale cristiani). La campagna è dedicata ai giovani di sette Paesi dell'area mediorientale - Libano, Iraq, Siria, Giordania, Turchia, Israele e Territori palestinesi - con interventi mirati all'inclusione sociale e lavorativa, alla promozione del dialogo interreligioso, al sostegno di persone coinvolte nei conflitti e nei disastri ambientali come il recente terremoto in Siria e Turchia, di sfollati, di minoranze.

A sostegno della campagna, oggi, 4 aprile, per tutto l'arco della giornata su Tv2000 e Rsdio InBlu2000 va in onda la Maratona televisiva e radiofonica "Insieme per gli ultimi". A pochi giorni dalla Pasqua, la maratona vuole lanciare un messaggio di rinascita: ricostruire la speranza in Medio Oriente grazie ai giovani, il futuro di questi Paesi martoriati. Fino al 16 aprile è possibile contribuire alla campagna di Caritas italiana e Focsiv attraverso l'Sms solidale 45582.  Fra i media partner dell'iniziativa anche Famiglia cristiana. Informazioni: www.insiemepergliultimi.it

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