MARCO PAOLINI E IL SUO NUMERO PRIMO ALL'ULTIMA LUNA D'ESTATE La XIX edizione di “L’ultima luna d’estate”, festival del teatro popolare di ricerca, è dedicata a Shakespeare, nel 400esimo della morte, con spettacoli teatrali, e prevede incontri, degustazioni, musica, aperitivi, passeggiate letterarie, mercatini, laboratori e spettacoli in ville, chiostri e cascine, fra il Parco Regionale di Montevecchia, la Valle del Curone e il Parco dei Colli Briantei, nelle province di Lecco, Monza e Brianza.
Tra i numerosi artisti - tra cui Serena Sinigaglia, David Remondino, Stefano Cipiciani, Filarmonica Clown, Carrozzeria Orfeo - si esibiranno Marco Paolini con Numero Primo, un’anteprima presentata ancora sotto forma di studio (sabato 3 ore 18.30, Monticello Brianza, Villa Greppi) e la poetessa e drammaturga Mariangela Gualtieri in Bello Mondo (venerdì 9 settembre, ore 18.30, Perego).
Numero Primo è un esempio di fantascienza a teatro, in cui ci si interroga sul rapporto di ognuno con la tecnologia, e con la sua possibile evoluzione nel futuro che rende in breve tempo credibili cose che oggi appaiono inverosimili. Marco Paolini, che con Numero Primo si riallaccia al filone autobiografico degli Album dei primi anni ’90, in cui raccontava le trasformazioni del Nord Est dell’Italia, afferma: «Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica, dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale.» Infatti, secondo Paolini «è molto più difficile fare previsioni sul futuro a breve che a lungo termine, eppure il futuro prossimo dovrebbe far parte di un orizzonte a cui guardare con attenzione; poiché raccontare storie ambientate nel futuro prossimo è di pertinenza della fantascienza di cui esiste una tradizione in letteratura e nel cinema ma non a teatro, perciò ho deciso di tentare l’esperimento di narrare la fantascienza attraverso il teatro.»
MARIANGELA GUALTIERI PRESENTA BELLO MONDO
Un altro debutto sarà Bello Mondo, con la poetessa e drammaturga Mariangela Gualtieri del Teatro della Valdoca, da lei fondato con Cesare Ronconi negli anni Ottanta, per proporre spettacoli in cui la poesia si fonde con la musica e la danza, in un “rito sonoro” in cui lo spettatore è chiamato a divenire parte integrante. La Gualtieri, nel presentare al pubblico Bello Mondo, spiega: «Quando si dà vita sonora alla poesia, recitandola in pubblico, avviene subito un contatto che potremmo definire ad alta profondità, fra chi recita e chi ascolta. È sempre più raro comunicare da una profondità ad un’altra e la poesia è uno dei pochi ambiti in cui questo ancora avviene. Vorrei dunque che il pubblico si abbandonasse a questo viaggio sonoro verso il proprio io più autentico, che oggi è spesso sofferente, denutrito, sconosciuto.»
Il festival “L’ultima luna d’estate” è improntato sul teatro di ricerca, e la scrittrice afferma che oggi il pubblico cerca «qualità, senso, spessore, cura, arte, poesia e poiché oggi il teatro di ricerca in Italia contiene esperienze rilevanti, direi risveglianti, dunque questo festival, che cerca la qualità a discapito della quantità, avrà un buon esito.» Dedicandosi da tempi sia alla poesia sia al teatro Mariangela Gualtieri spiega: «concilio tutto con una dedizione assoluta, rinunciando a molte piacevolezze, ma sono molto grata alla vita per il fatto di avere a che fare col mistero dell’arte e della poesia. Non sento tuttavia distanza fra poesia e teatro: penso anzi che l’una abbia bisogno dell’altro e che il teatro dia il meglio di sé quando parla in versi.» Spiega così ai giovani appassionati di poesia: «la poesia non è né una professione né un hobby; per dirla con Paul Celan, la poesia è un dono, un dono fatto agli attenti, un dono che implica destino, poiché è come una vocazione. Il mio consiglio per i giovani è di studiare gli altri poeti, di impararli a memoria e farne dei quotidiani compagni di avventura.»
Molti giovani scrivono nei blog e in altri social per esprimere e rendere pubblici i loro sentimenti, ma la poetessa li mette in guardia: «Penso che sia molto bello dedicarsi alla scrittura, purché utilizzare la rete non diventa invasivo, totalizzante. È sempre la misura a decidere quanto uno strumento sia utile o meno.» E se la Gualtieri dovesse definire il teatro Valdoca attraverso i suoi valori e principi come lo spiegherebbe? «Vorrei tante pagine per rispondere a questa domanda. In breve direi che è un teatro arcaico, selvatico, rituale, che tenta ogni volta una rivelazione, non narrativo. Un teatro povero, ricco solo dell’energia e della capacità degli attori, ricco di versi che ogni volta vengono scritti al presente. Il nostro è un sodalizio che richiede schiettezza e fiducia nei compagni che così compiono insieme un’avventura di conoscenza.»
L'ULTIMA LUNA D'ESTATE: INFORMAZIONI
NUMERO PRIMO di Gianfranco Bettin, Marco Paolini, M. Signori, con Marco Paolini, sabato 3 ore 18.30, Monticello Brianza, Villa Greppi. BELLO MONDO, con Mariangela Gualtieri, venerdì 9 settembre, ore 18.30 Perego. L’ULTIMA LUNA D’ESTATE dal 1 all’11 settembre 2016. Per il programma completo del festival: http://www.teatroinvito.it/lultima-luna-destate/, Teatro Invito, tel. 346.5781822, info@teatroinvito.it