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domenica 03 novembre 2024
 
 

«Martina e Alex non idonei a fare i genitori»

26/05/2016  E' il parere dei periti: la neuropsichiatra Cecilia Ragaini e la psichiatra Simona Taccani. Secondo loro Martina Levato e il suo ex amante e complice Alexander Boettcher «non sono in grado di fare i genitori». Ma l'iter è ancora lungo. Il bambino ha ormai nove mese e attende di avere una famiglia.

Una relazione tecnica fornita da periti, la neuropsichiatra Cecilia Ragaini e la psichiatra Simona Taccani, ha spiegato che Martina Levato e Alexander Boettcher, accusati di aver sfigurato con l’acido due giovani, non sono idonei a fare i genitori del figlio venuto al mondo lo scorso agosto. Le due psichiatre erano stati incaricate, il 9 novembre, dal Tribunale per i minorenni di effettuare una «consulenza tecnica d'ufficio» su profili «psico-diagnostici» per stabilire l'eventuale capacità «genitoriale» di Boettcher e Levato e per valutare se i loro genitori, cioè i nonni, avessero o meno la capacità «accuditiva». Il tutto nell'ambito del procedimento di adottabilità del bimbo, temporaneamente collocato in una casa famiglia lontano dal capoluogo lombardo.

Dopo le visite in carcere in questi mesi, i due periti hanno trasmesso ai consulenti di parte la loro relazione nella quale, da quanto si è saputo, le valutazioni sulle capacità genitoriali dei due giovani sarebbero negative anche alla luce dei fatti gravi da loro commessi, delle loro devianze sessuali e dell'entità delle pene che sono state loro inflitte (per Martina 12 anni in appello per il caso Barbini e 16 anni in primo grado per le altre aggressioni; per Alex 14 anni in appello per l'aggressione ai danni di Barbini e 23 anni per gli altri blitz).

Tutte le carte arriveranno sul tavolo del giudice non prima del 14 giugno
. In seguito, verrà fissata un'udienza davanti ai giudici minorili che dovranno pronunciarsi sul destino del piccolo. Alla fine del procedimento, i giudici potrebbero anche decidere di dichiarare il bimbo adottabile e di affidarlo subito, in vista dell'adozione, a una famiglia terza. Le parti però potranno fare appello.

Sappiamo che l’iter per queste decisioni è complesso e delicato, che bisogna giustamente tenere conto di tanti e diversi fattori prima di togliere la patria potestà a un genitore. Tuttavia il tempo trascorso e che trascorrerà ci sembra troppo. E per il piccolo, che vive in una casa famiglia, la possibilità di avere una mamma e un papà definitivi e cominciare con loro una vita fatta di certezze è fondamentale.

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