Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 12 settembre 2024
 
 

Martini: l'amore vince la paura

31/08/2012  Una riflessione dello scrittore Ferruccio Parazzoli, che ha presentato il volume "Incontro al Signore risorto" del card. Martini, allegato a Famiglia Cristiana lo scorso aprile.

«La Pasqua di Gesù è l’evento in cui ha il suo culmine il grande itinerario educativo di Dio nei confronti dell’uomo», scrive Carlo Maria Martini nel capitolo in chiusura alle pagine dell’Incontro. Ma prima della luce della Pasqua e dell’incontro con il Risorto bisognerà affrontare il «percorso attraverso la notte oscura, il momento in cui anche noi paghiamo le nostre paure, le nostre angosce ». Sul confronto tra l’attesa nell’agonia e la gloria sfolgorante della Risurrezione, Martini tenne due indimenticabili meditazioni televisive quando ancora, come ha di recente confidato ai suoi lettori del Corriere della Sera, non era stato costretto dalla malattia a «passare dalla parola al silenzio», un silenzio anche interiore di sempre più profonda meditazione nell’umiltà dell’obbedienza.

«Dio sta oltre la notte», scrive in un passo di questo ampio itinerario Incontro al Signore risorto proposto da Famiglia Cristiana nella serie della Biblioteca universale cristiana (Buc). «Egli è il silenzio che ci turba davanti alla morte e alla fine di ogni grandezza umana. Egli è nel bisogno di giustizia e di amore che ci portiamo dentro... Nostalgia di perfetta e consumata giustizia, di riconciliazione e di pace». Ma è anche il “velo” che avvolge Dio e che soltanto il Risorto squarcerà, ma non prima della pienezza dei tempi: Gesù stesso, che è il Figlio, ci parla del Padre “per enigmi”.

Non bisogna avere timore di interrogarsi, di uscire dalla pacificante illusione di «avere raggiunto la perfetta nozione di ciò che Dio è» anche se ogni cambiamento genera inquietudine nell’uomo. Le parole “inquietudine”, “paura”, ricorrono spesso nel pensiero di Martini, forse generando una certa sorpresa rispetto a un uomo ritenuto dispensatore di serenità. Segni della fragilità dell’uomo, l’inquietudine e la paura non sono tuttavia un’esperienza negativa, ma un richiamo alla lotta.

Il tema della ricerca di Dio, attraverso le luci e le ombre del rapporto che l’uomo, nella debolezza e nella forza, può trovare con Lui, è un tema fondamentale nell’incessante percorso meditativo di Martini, contrasto che attraversa tutta la sua opera di parola e di scrittura. È con la figura di Giacobbe, “viandante sbandato”, che si apre il volume di Incontro al Signore risorto dopo il faticoso e doloroso avvicinamento nella Quaresima. Giacobbe è un fuggitivo, un animo che si sente in colpa, che non sa cosa fare di sé stesso quando non si sente vicino a Dio.

Ma non si esce dall’oscurità se non disposti alla conversione, «evento fondamentale per l’uomo». È la risposta alla chiamata, «il cambiamento di direzione del cammino»: costi l’abbandono della propria terra solo fidando nella promessa, costi perfino il sacrificio del proprio figlio, come fu per Abramo, figura centrale nell’articolata struttura del pensiero di Martini; costi la perdita di ogni proprio bene, pur guadagnato mediante una vita esemplare, come fu per Giobbe, inamovibile nella fiducia e nell’obbedienza verso un Dio che sembra averlo abbandonato quasi per una scommessa di gioco.

È la Passione di cui Gesù, con il suo proprio corpo, ci ha mostrato lo strazio e la vittoria.
È quella che chiamiamo la Settimana santa, in cui Gesù «come un roveto ardente brucia e si consuma » per amore. È questo Gesù che Martini ci invita a seguire: pregando nei momenti di paura, attendendo l’Eucaristia della Pasqua, dove è «presente la carne di Gesù per la vita del mondo». Questo è il cammino che Martini indica nelle pagine dell’Incontro, fino alla porta del Sabato santo che si aprirà sulla luce della Pasqua dove l’incontro con il Risorto sarà la «manifestazionecelebrazione dell’amore di Dio», l’annuncio all’uomo «che il suo peccato è perdonato, per dargli speranza di vita e di gioia oltre la sofferenza e la morte».

Multimedia
Carlo Maria Martini, un ricordo più vivo che mai
Correlati
«Quando sognava vedeva la Chiesa di domani»
Correlati
Carlo Maria Martini, un ricordo più vivo che mai
Correlati
I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo