Il 31 agosto 2012 moriva il cardinal Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano e figura centrale nella storia della Chiesa e della società. Le sue parole, il suo insegnamento, la sua voce hanno lasciato un segno indelebile. Nel giorno del suo compleanno, il 15 febbraio (era nato nel 1927) il Duomo di Milano lo ricorda con una iniziativa che definire “concerto” è riduttivo. 250 bambini e ragazzi (provenienti dal territorio di Figino, da Crenna, da Abbiategrasso e dalle scuole elementari di un Istituto dal passato ultrasecolare e glorioso: l'Istituto "Betlem" di Milano), 4 Cori di adulti, le suore-educatrici dell'Istituto "Betlem", insegnanti e simpatizzanti vari, con tre voci soliste e recitanti suoneranno e canteranno per il cardinale diretti da Stefano Gobbo.
In programma composizioni scritte da Irlando Danieli, autore ed insegnante del Conservatorio di Milano, su testi di suor Carla Bettinelli dell’ordine “Figlie di Betlem”, scrittrice e docente di teologia. Fra le pagine, Viali stellati, scritta in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno dell’arcivescovo.
Fra gli altri brani: un Magnificat sul testo di San Luca, e O sapienza tratti dalla sacra rappresentazione Il Tempo di Bethleem.
Sarà anche letto, come ci ricorda Danieli “il messaggio che il Cardinal Martini aveva inviato in occasione della prima assoluta di quest’opera, avvenuta in Sant’Ambrogio. E durante la lettura un gruppo di persone si recherà per un omaggio sulla tomba dell’Arcivescovo”. Ma non è tutto. Danieli presenterà nell’occasione una novità dedicata a papa Francesco, sempre su testo di suor Carla. Il titolo, God’s skipper Papa Francesco (“Papa Francesco navigatore di Dio”), fa riferimento al lungo viaggio del Papa per attraversare gli oceani e giungere al soglio di Pietro.
Non per nulla il brano comincerà con l’annuncio dell’elezione, e con
alcuni estratti dei suoi primissimi discorsi, intercalate al rumore del
mare.
Ad aprire e chiudere il concerto sarà un’altra straordinaria realtà
meneghina: l’Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni diretta da Alberto
Serrapiglio.
Creata da Arnoldo Mondadori Mosca quando era presidente del
Conservatorio, l’Orchestra ha raccolto negli anni l’adesione e il
talento di musicisti di etnie e culture diverse e spesso apparentemente
lontane: giovanissimi rom che suonano il violino in modo straordinario,
cantori, suonatori di strumenti popolari. Un modo certamente vicino allo
spirito, alla cultura, all’eredità di Carlo Maria Martini ed al titolo
del concerto: In principio ora e sempre la Parola.