Non è facile essere genitori, soprattutto oggi con i cambiamenti che interferiscono anche sul processo educativo: da una famiglia patriarcale, dove vigeva il senso del dovere, alla famiglia attuale dove la figura paterna è scomparsa perdendo in autorevolezza. Ciò ha permesso un rapporto meno direttivo, che però non dovrebbe essere mai troppo concessivo.
Il disegno della famiglia, come elemento simbolico, permette di cogliere le emozioni dei ragazzi, mettendo a fuoco i sentimenti che essi possono vivere all’interno di essa, il valore che attribuiscono alle figure genitoriali, la capacità di comunicare con tutti i componenti o le difficoltà dovute a interferenze inibenti. Gelosia, rivalità e ostilità tra fratelli all’interno della famiglia possono essere esperienze importanti per crescere, competere e affermarsi.
Il limite, suggerito prevalentemente dall’inconscio, ossia da quella parte irrazionale che c’è in ogni individuo, può essere la mola per crescere e costruire la personalità, poiché ogni bimbo, sin dalla nascita, porta dentro di sé il bisogno di essere amato in maniera esclusiva, quasi egoistica. Mettendosi al primo posto, Martino dimostra di essere ancora in una fase egocentrica primaria; il che significa che egli ha bisogno di essere confermato e accudito con attenzioni affettive che possano infondergli la sicurezza per potersi avviare con decisione e autonomia verso la realtà, anche scolastica.
Si nota una buona identificazione con il papà (vedi pantaloni), mentre la mamma si differenzia sia nei colori sia nella gonna. Ma ciò che sembra turbare Martino è la gelosia verso il fratellino (vedi il gesto del lanciare lontano la carrozzina). Si tratta di una nota facilmente riscontrabile nei disegni dei bambini che permette di dare un aiuto al genitore nel comprendere il perché di certi capricci apparentemente inspiegabili.
Non c’è bisogno di smorzare tale sentimento, anzi, è fondamentale capirlo perché non si protragga nel tempo. Dice la mamma: «Sono sicura che Martino voglia un gran bene al suo fratellino; infatti, quando lo prende in braccio gli dà un bacio e poi lo stringe forte forte lasciandolo solo quando si mette a piangere!». Ecco spiegata in un esempio la gelosia naturale.