La Chiesa “vive dell’eucarestia. Questa verità non esprime soltanto una esperienza quotidiana di fede ma racchiude in sintesi il nucleo del mistero della Chiesa”. A scriverlo è Giovanni Paolo II nell’Enciclica Ecclesia de eucharistia dedicata al sacramento dell’Eucarestia “mistero centrale della fede e della vita cristiana”. Una enciclica importante che nel 2003 papa Wojtyla, oggi San Giovanni Paolo II, ha voluto consegnare ai fedeli e alla Chiesa intera nel giorno del Giovedì Santo proprio per sottolineare che la Chiesa nasce dal mistero pasquale e per questo l’Eucarestia, che del mistero pasquale “è il sacramento per eccellenza”, si pone al “centro della vita ecclesiale”. La scuola “è nel Cenacolo” diceva Santa Gemma Galgani. La presenza di Gesù nel tabernacolo è quindi una presenza vera. “Se gli angeli potessero essere gelosi”, scriveva San Massimiliano Kolbe, lo “sarebbero degli uomini per una cosa sola: la Santa comunione”.
Ecco l’importanza della visita e della preghiera davanti al tabernacolo ed ecco perché sono ormai molte le parrocchie che dedicano una intera giornata della settimana all’Adorazione eucaristica. E all’adorazione eucaristica perpetua è dedicato il santuario diocesano nella Chiesa di Santa Lucia e Agata alla Fontana, da poco costituito dall’arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Giuseppe Caiazzo: si comincia il 26 febbraio, Mercoledì delle Ceneri ed inizio della Quaresima.
La chiesa, situata nel centro della città dei Sassi, è legata al culto delle due sante, Lucia ed Agata. “Risulta storicamente certo che sin dall’anno 870 visse a Matera – scrive il presule nel decreto di istituzione del santuario – una comunità cenobitica benedettina femminile, con chiesa intitolata alle sante Lucia ed Agata”. Fino al 1938, anno della morte dell’ultima conversa, il cenobio ha avuto tre diverse sedi con chiese annesse, l’ultima delle quali è appunto quella presso la “Fontana Pubblica”. Considerata una “particolare attestazione – scrive ancora monsignor Caiazzo – della religiosità della nostra gente e della venerazione che essa ha avuto per la Chiesa delle Sante Lucia ed Agata alla Fontana, ubicata nel centro storico di Matera, sede dell’Adorazione perpetua del SS.Sacramento e meta di pellegrinaggi” stabilisce che in questo luogo, “con maggior abbondanza vengano offerti ai fedeli i mezzi di salvezza, venga annunziata la Parola di Dio e sia incrementata la vita liturgica e la testimonianza della carità”.
L’istituzione del nuovo santuario vuole “lasciare un segno per incrementare l’adorazione e la centralità dell’Eucaristia nella vita della Chiesa, quale ‘fons et culmen’, in vista del prossimo Congresso eucaristico nazionale che si svolgerà a Matera dal 16 al 19 settembre 2021”, spiega l’arcivescovo che ha anche nominato don Cosimo Damiano Fontanarosa rettore del santuario.