Ci voleva il presidente della Repubblica Mattarella per ricordare al mondo il fulcro di Expo, la sua più profonda ragion d'essere: la lotta contro la fame e una più equa distribuzione delle risorse. Lo ha fatto ieri, proponendo una legge contro lo spreco e a favore della distribuzione del cibo in accesso ai bisognosi.
Accompagnato dalla figlia Laura, Mattarella a Palazzo Italia ha firmato in primo luogo la Carta di Milano, il documento di intenti contro la fame nel mondo che, ad ottobre, verrà consegnato al segretario generale dell'Onu Ban Kii-Moon.
Poi, ha espresso parole molto nette sul tema portante di Expo, "Nutrire il pianeta": "Oggi la sostenibilità è la condizione stessa della pace, così come la giustizia, la cooperazione, il rispetto dei diritti della persona".
Sostenibilità, per Mattarella, vuol dire molto lotta allo spreco "che è un insulto alla società e all'economia dei Paesi". Per questo ha dimostrato di credere molto nel progetto - sostenuto dal Governo - di una legge antispreco: "Alcuni progetti di solidarietà stanno dando risultati positivi, serve estenderli con strumenti legislativi: ridurre gli sprechi è un grande impegno per tutti, la cultura dello scarto e del consumo illimitato non si concilia più in alcun modo con lo sviluppo economico".
Il Parlamento francese sta discutendo proprio in questi giorni una serie di provvedimenti per impedire quello che il socialista Guillaume Garot ha definito come "un vero e proprio scandalo". Giudizio netto, reso inattaccabile dalle cifre: ogni anno, in media, ciascun cittadino francese spreca dai 20 ai 30 chilogrammi di cibo. La soluzione passa attraverso la solidarietà: la grande distribuzione dovrà donare il cibo in eccesso ai poveri.