Sergio Mattarella, a reti unificate, fa gli auguri di fine anno. Quindici minuti per ricordare i terremotati e le persone sole, i 5 milioni di immigrati che vivono, lavorano, studiano nel nostro Paese, per sottolineare il tanto bene che fanno le associazioni no profit per le quali non ci può essere una tassa aggiuntiva. "No a una tassa sulla bontà", dice chiaramente il presidente della Repubblica.
Ricorda il tanto affetto che lo circoda e che esprime "soprattutto, l'esigenza di sentirsi e di riconoscersi come una comunità di vita. La vicinanza e l'affetto che avverto sovente, li interpreto come il bisogno di unità, raffigurata da chi rappresenta la Repubblica che è il nostro comune destino". "Sentirsi "comunità" - aggiunge - significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa "pensarsi" dentro un futuro comune, da costruire insieme".