Con il 2019 scompare la terza prova multidisciplinare predisposta dalle singole commissioni, nota come “quizzone”. In compenso si allarga la seconda prova, che, non più circoscritta a una sola disciplina, verterà su più materie tra quelle che caratterizzano i singoli indirizzi: per capirci, non più solo greco al classico o solo matematica allo scientifico, ma una prova mista. Per esempio: un testo latino da tradurre, un brano di greco con traduzione a fronte da analizzare e domande su entrambe le materie al classico; quesiti anche di fisica allo scientifico e così via per le altre scuole.