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domenica 10 dicembre 2023
 
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Maturità in quattro anni, la sfida vinta

08/05/2019  Presentati i risultati degli Istituti Fiorini Pantani di Busto Arsizio, tra le prime scuole a introdurre la sperimentazione nel 2013. Il direttore Mauro Ghisellini: «Risultati eccellenti, non è vero che studiare in quattro anni crea una minore preparazione ma aumenta le opportunità di lavoro internazionali»

La Maturità conseguita in quattro anni anziché nel tradizionale quinquennio permette ai giovani di mettersi in gioco prima, come avviene in altri Paesi. È il bilancio degli Istituti Fiorini Pantani di Busto Arsizio, in provincia di Varese, promotori del Liceo internazionale quadriennale a sei anni dalla sua introduzione sperimentale. L’analisi-focus, intitolata significativamente “La sfida è vinta”, è stata presentata nei giorni scorsi. L’esperimento pilota prevede il diploma di Maturità un anno prima con valore legale come avviene all'estero, la costruzione di un percorso di competenze e di un curriculum certificato che consente di affrontare lo studio universitario o il lavoro come i corsi quinquennali, l’anticipazione di esperienze formative per i giovani con evidenti benefici.

Gli Istituti Fiorini Pantani di Busto Arsizio sono stai pionieri, nel 2013, insieme al Liceo Carli di Brescia e al San Carlo di Milano. Nel corso del tempo le scuole autorizzate dal Miur a offrire il percorso quadriennale sono salite a 11 e con l’anno in corso ne sono state ammesse 192. Dal punto di vista territoriale, 85 sono al Nord, 43 sono al Centro, 64 sono al Sud e nelle Isole. Inoltre, 144 sono Licei e 48 Istituti tecnici mentre 127 sono le scuole statali e 65 quelle paritarie.

Alla Fiorini Pantani hanno aggiunto la possibilità di prendere un doppio diploma, quello della High School Usa, via on line con la Mater Academy. E proprio ad aprile una sua iscritta, Angelicarosa Cascone, è risultata studentessa del mese. «Fra le facoltà scelte dai ragazzi prevalgono quelle economiche seguite, più o meno a pari merito, da quelle scientifiche o giuridico-sociali», spiega il direttore Mauro Ghisellini, «Non è vero che studiare in quattro anni crea una minore preparazione anche perché le ore frequentate sono inferiori al massimo di un terzo. Gli studenti invece sviluppano prima le loro potenzialità e concorrono da subito con i colleghi Ue ed extra-Ue. I risultati sono eccellenti, tutti i dati lo dimostrano tra cui le promozioni e i voti all’Esame di Stato e gli studi intrapresi per le future carriere. Abbiamo applicato in larga scala la didattica per competenze con carattere trasversale e interdisciplinare».

 
 
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