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domenica 13 ottobre 2024
 
l'augurio per il 2023
 

Sogno 365 giorni ricchi di giustizia, serenità e profezia

31/12/2022  La speranza di don Antonio Mazzi per le famiglie nel 2023. Anche se, come dice, "è difficile parlare di pace quando le piccole guerre le vediamo in casa, in certe periferie e nelle nottate violente di tanti ragazzi".

Pare che nel 2023 debbano succedere cose certamente migliori di quelle di cui siamo stati testimoni nel 2022. Tralascio i discorsi politici, anche se sono rilevanti. Vorrei solo fermarmi sul concetto di tempo. Lo abbiamo sempre abbinato ad eventi di grande o di piccolo spessore, dimenticandoci che il tempo da solo è un evento primo perché nessuno di noi ne è personalmente padrone, secondo perché socialmente ha un peso enorme. Perciò se una cosa dovesse accadere nel nuovo anno, vorrei tanto che si chiamasse “PACE”!

E’ malinconico oggi osservare i tentennamenti delle varie politiche. Quello della pace, dice Tonino Bello, sembra un campo minato da mille prudenze, recintato dal filo spinato di infinite circospezioni, protetto da pavidi silenzi, e confuso tra infiniti condizionali. Promuoviamo per 365 giorni una cultura di pace personale e sociale. È difficile parlare con onestà e chiarezza di pace quando le piccole guerre le troviamo in casa, nei vicoli di certe periferie, e nelle nottate violente e movimentate di giovinastri. Sarebbe bello se, allargando lo sguardo sulle giornate, vedessimo giustizia, serenità e profezia. Quando arriverà il mese nel quale potremmo spalancare le nostre finestre e vedere la carità, la bellezza e la solidarietà camminare?

La pace non deve e non può aspettare le date e i tempi dei calendari e delle burocrazie. Preserviamo i nostri figli dalle trasfusioni informatiche avvelenate, che i vari schermi, piccoli o grandi, offrono loro. Qualsiasi giorno del 2023 dovrebbe avere una primavera che sappia anticipare il maturare di fiori e frutti di umanesimo, di fraternità e di politiche nuove. Dice Vernillo: «Riconosceremo tutti il sapore del quotidiano e l’odore di essere al mondo ogni giorno generando semi ricchi nel campo infinito del tempo e cercando di riscoprire i pensieri fertili, che escono dal nostro cuore, e sono li sulle labbra per cantare la pace e la vita».

 
 
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