Dalla Diocesi di Cremona arriva la conferma che è stato compiuto un passo avanti verso la causa di beatificazione di don Primo Mazzolari. Si è infatti concluso sia il lavoro dei censori teologi sia quello della commissione storica riguardo alla beatificazione di don Primo, da cui è arrivato un doppio parere favorevole.
«Entrambi hanno sottolineato che negli scritti di don Mazzolari non si vede nulla che possa configurarsi come eresia, sia in campo dottrinale sia in questioni di morale – ha spiegato don Bruno Bignami, presidente Fondazione Don Mazzolari di Bozzolo - «Anzi, uno studio analitico delle sue pubblicazioni mostra la costante preoccupazione di don Primo di rimanere fedele alla verità». In particolare, «emerge in lui una profonda sensibilità cristologica: egli ha saputo leggere la storia con la lente della fede in Cristo».
Al termine delle deposizioni, le commissioni hanno consegnato all’attuale vescovo di Cremona Antonio Napolioni, nel frattempo succeduto a Dante Lanfranconi, che per primo aveva affrontato il tema della beatificazione, le proprie conclusioni. Ora la parola passa alla diocesi di Cremona, che potrà far partire, probabilmente in autunno, l’iter del processo di beatificazione vero e proprio.
Della beatificazione del parroco di Bozzolo si era cominciato a parlare ufficialmente il 23 aprile del 2015 quando era stata resa pubblica dall’allora Vescovo di Cremona Dante Lanfranconi, oggi vescovo emerito, la notizia del nullaosta a procedere da parte della Congregazione delle Cause dei Santi per le cause di don Primo Mazzolari e di monsignor Giovanni Cazzani, il “suo” vescovo delle Lettere al mio vescovo.