Cara professoressa, mio figlio ha iniziato quest’anno la scuola media ed è bastato un mese per trovarmi davanti un bambino molto diverso da quello che era. Appare sempre stanco e agitato, particolarmente nervoso. Anche lui ne è consapevole, dice che non può farci niente, che si sente così e non sa perché. Non ha mai avuto problemi a scuola, è sempre stato diligente, volenteroso e sereno. Quando gli chiedo informazioni sul nuovo ambiente scolastico è entusiasta, i compagni gli appaiono simpatici e socievoli, i professori nuovi molto competenti e umani. Anche i primi voti non sono affatto negativi. Io ho attribuito questo suo atteggiamento al fatto che è un tipo abitudinario, quindi può essere stato destabilizzato dall’impatto con le novità, magari senza averne piena consapevolezza. Ho anche cominciato a pensarlo come preadolescente e non più come un bimbo, quindi fisiologicamente più agitato. Ma confesso che sono un po’ preoccupata.
MARISA
Cara Marisa, l’analisi che fai dell’atteggiamento di tuo figlio è attenta e scrupolosa. Sei senz’altro una mamma che sa osservare i cambiamenti e questo è molto positivo. Se può consolarti, l’ansia e il nervosismo riscontrati nei ragazzi di prima media sono rilevati da molti genitori che vengono a chiacchierare con i docenti in questi primi mesi di scuola. Sicuramente la preadolescenza incombente e l’ambiente nuovo possono causare destabilizzazione e nervosismo. Leggendo, però, tutta la tua lettera, un po’ nascosta tra le righe c’è una frase significativa: «Frequenta una scuola distante da casa quasi venti minuti di macchina, al mattino si sveglia molto prima rispetto all’anno scorso e deve essere in classe alle 7.50». Il motivo di un tale cambiamento nell’atteggiamento potrebbe dunque essere molto meno inconscio e semplicemente legato al rapporto con il sonno. In una recente ricerca dello University of Rochester Medical Center, pubblicata sulla rivista Sleep Health, si legge che iniziare la scuola prima delle otto e trenta del mattino può aumentare il rischio per i ragazzi di sviluppare sintomi di ansia e depressione. Gli studiosi hanno passato al vaglio 197 studenti tra i 14 e i 17 anni. Risultato: i livelli più bassi di sintomi di ansia e depressione si hanno in coloro che iniziano la scuola dopo le otto e trenta. Certo, modificare l’orario d’ingresso sarebbe auspicabile ma non sempre fattibile e chiama in causa il Consiglio d’Istituto. Una più adeguata igiene del sonno, però, sicuramente darà benefici notevoli. Niente bevande con caffeina dopo le sei, no a telefoni e tablet prima di andare a dormire, regolarità negli orari e non meno di otto-dieci ore di riposo a notte. Già questo, per tuo figlio, potrebbe fare la differenza.