Papa Francesco ha incaricato monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje quale "inviato speciale" della Santa Sede. Lo ha annunciato, in un comunicato, la sala stampa vaticana spiegando che la missione ha un carattere esclusivamente pastorale: il suo scopo, infatti, è quello di acquisire più approfondite conoscenze della situazione oggi, soprattutto delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base a queste, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro.
Non si occuperà quindi delle apparizioni mariane. «Una questione teologica che compete alla Congregazione per la Dottrina della Fede», ha detto il direttore della sala stampa Greg Burke. È previsto che monsignor Hoser, il quale continuerà a esercitare l’ufficio di arcivescovo di Varsavia-.Praga, completi il suo mandato entro l’estate prossima.
Medjugorje è una cittadina nel sud est della Bosnia-Erzegovina, a circa 25 chilometri da Mostar; dove il 24 giugno del 1981 sei ragazzi affermarono di aver visto la Madonna della Pace. E in questi 36 anni le apparizioni, secondo quanto riferiscono i veggenti, si ripetono costantemente. E' da anni una meta molto frequentata da pellegrini.
Il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke ha sottolineato che "la missione dell'inviato speciale è un segno di attenzione del Santo Padre verso i pellegrini. Lo scopo non è inquisitorio. L'Inviato non entrerà nella questione delle apparizioni mariane, che - com'è noto - sono di competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede, e sarà in contatto con il vescovo diocesano, i frati minori francescani - ai quali è affidata la parrocchia di Medjugorje - e con i fedeli del luogo”. Quindi ha concluso: "E' una missione per i pellegrini, non è contro nessuno".