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Medjugorje: il via libera ai pellegrinaggi non autentica le apparizioni

23/05/2019 

Caro don Vincenzo, ho sentito che il Papa ha autorizzato i pellegrinaggi a Medjugorje: che cosa è cambiato rispetto a prima? E mi chiedevo: si è espresso anche sulle apparizioni?

Gianni

Caro Gianni, in effetti per disposizione del Papa d’ora in poi diocesi e parrocchie potranno organizzare pellegrinaggi a Medjugorje ufficialmente e non solo «in maniera privata», come era richiesto fino ad ora. A rendere nota la decisione del Papa, domenica scorsa 12 maggio, durante la Messa, proprio nella parrocchia-santuario meta di milioni di pellegrini, sono stati il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina Luigi Pezzuto e l’arcivescovo Henryk Hoser, il visitatore a carattere speciale nominato dalla Santa Sede. Dunque i pellegrinaggi non sono relegati alla “forma privata” ma si possono organizzare ufficialmente con l’accompagnamento di sacerdoti e vescovi.

Il direttore ad interim della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti, ha poi precisato: «Va evitato che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale». In altre parole, il Papa non si è espresso sulle apparizioni, ma ha rivolto la sua attenzione pastorale a una realtà che egli vede comunque positivamente come una grazia, ricca di conversioni e di frutti di bene. Fin dall’inizio del suo pontificato Francesco aveva espresso tale apprezzamento, nonostante alcune sue espressioni come quelle sulla “Madonna postina” potessero far pensare diversamente. Anzi, come ha documentato Andrea Tornielli su Vaticaninsider, Chiara Amirante (la fondatrice di Nuovi Orizzonti), in seguito a colloqui personali privati con lo stesso Francesco, ha rivelato che è stato proprio il Papa argentino a “salvare” Medjugorje dopo le considerazioni negative della Commissione della Congregazione della dottrina della fede incaricata di valutare le apparizioni. Frutto di questa attenzione pastorale è stata la nomina di Henryk Hoser come visitatore speciale, il quale ha dichiarato di recente che Medjugorje «non è più un luogo sospetto» (Avvenire, 4 aprile 2019). Il contenuto del rapporto della Commissione, consegnato dal cardinale Ruini, non è stato mai reso noto finora; Bergoglio, di ritorno da Fatima, lo aveva definito «molto buono», positivo riguardo ai frutti spirituali che si registrano nel paesino bosniaco ma negativo riguardo alle apparizioni. In realtà, sempre da quanto rivela Vaticaninsider, pare che la Commissione abbia riconosciuto come soprannaturali le prime sette apparizioni di Medjugorje, mentre si sia espressa negativamente su quelle successive. Come che sia, attendiamo con fiducia gli sviluppi: intanto – e non mi pare poco – abbiamo il “sigillo” papale che riconosce come l’intensa esperienza spirituale che milioni di fedeli vivono a Medjugorje sia un frutto autentico della grazia.

Foto Ansa.

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