Sembrava imminente un pronunciamento ufficiale del Vaticano sulle apparizioni di Medjugorje, la città della Bosnia dove la Madonna apparirebbe fin dal 1981 con regolarità ad alcuni veggenti. Papa Francesco, rispondendo alla domanda di un giornalista sul volo di ritorno da Sarajevo, aveva detto: «Sul problema di Medjugorje Papa Benedetto XVI, a suo tempo, aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini; c’erano anche altri cardinali, teologi e specialisti lì. Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e mi ha consegnato lo studio, dopo tanti anni – non so, 3-4 anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro, un bel lavoro».
Una decisione però non è stata ancora presa. La Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale Gerhard Ludwig Mueller, non si è ancora riunita per esaminare il dossier con le conclusioni della commissione guidata dal cardinale Camillo Ruini che ha concluso i suoi lavori l'anno scorso e li ha consegnati nelle mani del Papa. Di Medjugorie, quindi, non si è parlato alla “feria quarta”, la riunione mensile dei cardinali e vescovi membri della Congregazione che si svolge di solito il mercoledì. L’ultima riunione si è tenuta il 17 giugno scorso e tra gli argomenti discussi non c’era quello delle apparizioni mariane nella città bosniaca. La prossima riunione si terrà probabilmente dopo l’estate.
«Il cardinale Müller mi ha detto che avrebbe fatto una “feria quarta” in questi tempi; credo sia stata fatta l'ultimo mercoledì del mese. Ma non sono sicuro… Siamo lì lì per prendere delle decisioni. Poi si diranno. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi, ma sulle linee che si prenderanno». Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi aveva poi precisato che in effetti la "feria quarta" su Medjugorje non c'era ancora stata. Alla riunione partecipano 25 tra cardinali e vescovi: tra di loro ci sono il Segretario di Stato Pietro Parolin, il Prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli Fernando Filoni, il presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi Francesco Coccopalmerio, l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, l'arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn (non ostile sul fenomeno Medjugorje), l'arcivescovo di Bordeaux Jean-Pierre Ricard.
Le indiscrezioni di alcuni media di questi giorni che raccontano di un presunto verdetto negativo su Medjugorje non sono fondate visto che ancora nessuna decisione è stata presa e il dossier non è stato esaminato dall’ex Sant’Uffizio. L’ultima parola spetta comunque al Papa.