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martedì 22 aprile 2025
 
 

Meno statali, ma costano di più

16/05/2011  Tra il 2001 e il 2009 sono diminuiti di 110mila unità, ma la spesa per retribuzioni è aumentata dell’8,3 per cento reale. In Germania è diminuita del 6,2

Diminuisce il numero di dipendenti pubblici, ma il loro costo aumenta. È quanto emerge da una recente ricerca condotta dall’ufficio studio della Cgia di Mestre. Secondo il segretario dell’organizzazione, Giuseppe Bortolussi, «tra il 2001 e il 2009 i dipendenti pubblici sono diminuiti di quasi 110.000 unità, pari ad una contrazione del 3 per cento. Tuttavia, la spesa per le retribuzioni, in termini assoluti, è aumentata del 30 per cento». Per la precisione, aggiunge Bortolussi, «al netto dell’inflazione la spesa è stata più contenuta: solo, si fa per dire, dell’8,3 per cento, che corrisponde, in termini assoluti, a circa 13 miliardi di euro».

Nel dettaglio, la Cgia sottolinea come il numero dei dipendenti pubblici sia passato da 3.637.503 unità nel 2001 a 3.526.586 nel 2009. In termini di dotazione del personale in rapporto alla popolazione, l’Italia fa registrare un valore di 58,4 dipendenti ogni 1.000 abitanti, collocandosi su una soglia vicina a quella della Germania (55,4 ogni 1.000 abitanti, per un totale di 4,5 milioni di dipendenti pubblici), ma lontana da quella della Francia (80,8 ogni 1.000 abitanti, per un totale di 5,2 milioni di dipendenti pubblici).

Tra il 2001 e il 2009 la spesa per il personale pubblico in Italia è passata dal 10,5 per cento all’11,2 per cento del Pil, attestandosi nel 2009 sui 171 miliardi di euro. Il costo dei travet francesi, invece, è rimasto stabile e in Germania è addirittura calato di 0,5 punti percentuali. Il quadro migliora se si depurano gli effetti dell’inflazione: la crescita della spesa in Italia si ferma al +8,3 per cento, a fronte del +9,9 per cento della Francia, ma del -6,2 per cento della Germania.

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