Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 09 novembre 2024
 
 

Messa in latino, ma non contro il Concilio

13/05/2011  Pubblicate le regole per la celebrazione con il rito antico. Chi la chiede deve stimare il Concilio e il Papa. Non è apertura ai lefebvriani.

Chi chiede di poter celebrare la messa in latino,secondo il vecchio rito pre-conciliare, non deve essere contro il Concilio Vaticano II, né contro il Papa. E’ la precisazione più importante contenuta nell’Istruzione pubblicata dal Vaticano sulle regole da seguire per la celebrazione della messa con il rito antico, che era stata autorizzata dal Papa quasi quattro anni fa. I sacerdoti che la voglio celebrare non hanno bisogno di particolari autorizzazioni, ma devono saperlo fare, conoscere bene il latino e parlarlo altrettanto bene in modo da far capire tutte le parole. Ma anche per i sacerdoti vale la regola dei fedeli. Cioè se sono tradizionalisti contro il Vaticano II e contro il Papa non possono celebrare. 

L’Istruzione prevede che nelle diocesi dove vi siano “gruppi di fedeli stabili” che chiedono di celebrare secondo il vecchio canone i vescovi devono “adottare le misure necessarie per garantire” la liturgia. Si può celebrare la Messa antica anche in “santuari e luoghi di pellegrinaggio”. Nel caso di pochi fedeli sarà il vescovo ad individuare una chiesa in cui possono riunirsi. L’Istruzione spiega che si può usare anche per i sacramenti, ma non per l’ordinazione dei preti. La pubblicazione dell’Istruzione non ha nulla a che fare con il contenzioso tra la Santa Sede e i lefebvriani. Il Papa ha tolto la scomunica di Giovanni Paolo II, ma non ci sono passi concreti su ciò che la Chiesa chiede, cioè l’accettazione del Vaticano II. Una commissione bilaterale è stata costituita un anno fa, finora senza risultati. E i lefebvriani hanno pesantemente criticato Benedetto XVI per aver beatificato Giovanni Paolo II.

I vostri commenti
7

Stai visualizzando  dei 7 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo