Pubblichiamo il testo integrale del messaggio del Superiore Generale della Società San Paolo intervenuto al Festival Biblico di Vicenza per lanciare l'iniziativa della "Domenica della Parola" il 24 settembre.
«Che la Bibbia entri in ogni famiglia!». È il sogno che il beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia paolina, ci ha trasmesso. Per questo noi Paolini, nei cento e più anni della nostra storia, abbiamo avviato molteplici iniziative a servizio della Parola di Dio, in tutte le parti del mondo in cui siamo presenti: dalle traduzione del testo sacro (in varie lingue e dialetti) alla promozione di intere collane per lo studio e l’approfondimento dei libri biblici; dai corsi online sull’Antico e sul Nuovo Testamento a vere e proprie maratone per la lettura della Bibbia; dalle app che approfondiscono il mondo della Sacra Scrittura per i giovani ai quiz biblici per ragazzi che nelle Filippine smuovono l’intera nazione; dal Festival biblico che stiamo celebrando qui a Vicenza e nelle diocesi del Triveneto alle lectio guidate per singoli gruppi; dagli itinerari della Parola ai pellegrinaggi sulle orme di Paolo; dalla diffusione dei film dedicati ai grandi protagonisti della storia sacra alla realizzazione di brevi video sui volti della Parola; e molto altro ancora...
È in questo orizzonte che vogliamo continuare il nostro servizio, così come il beato Alberione ce lo ha trasmesso. E proprio su questa linea noi Paolini e la Comunità di Sant’Egidio, insieme a tutta la Famiglia Paolina, invitiamo tutte le comunità cristiane che lo desiderano, a unirsi a noi per celebrare in modo particolare la Parola di Dio nell'ultima domenica di settembre di ogni anno. È un modo per promuovere presso tutti i fedeli la conoscenza, la lettura, l'accoglienza gioiosa della Parola di Dio.
Lo spunto per dare il via a questa iniziativa è venuto dall’ultimo Capitolo generale della Società San Paolo, che si è svolto dal 25 gennaio al 14 febbraio 2015. In quell’occasione i Padri capitolari hanno raccomandato a me e al mio Consiglio di farci promotori presso l´intera comunità ecclesiale, attraverso il Centro biblico San Paolo e insieme alla Comunità di Sant’Egidio, di una giornata mondiale della Parola di Dio, coinvolgendo adeguatamente tutti Paesi del mondo in cui è presente la congregazione. Tale giornata, sottolineavano i Padri capitolari, «sia occasione per valorizzare uno dei fondamenti della nostra missione, sensibilizzando alla conoscenza, alla lettura, alla diffusione e all´interiorizzazione della Bibbia, con risvolti li-turgici, pastorali e apostolici».
Per una felice coincidenza papa Francesco ci ha dato la spinta definitiva per mettere in pratica tutto questo con la lettera apostolica Misericordia et misera, rivolta a tutto il popolo di Dio a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia. «Sarebbe opportuno», scriveva il Papa, «che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo».
Noi Paolini e la Comunità di Sant’Egidio abbiamo pensato di proporre l’ultima domenica di settembre, perché in quei giorni, e precisamente il 30 settembre, si festeggia san Girolamo, il grande padre e dottore della Chiesa che ha tradotto in latino la Sacra Scrittura. La Domenica della Parola alla fine di settembre di ogni anno potrà essere davvero un’occasione unica per raccogliere il popolo di Dio attorno alla Bibbia, rinnovando una delle dimensioni essenziali della vita cristiana: l’ascolto.
In questa giornata particolarmente ricca di momenti celebrativi, formativi e di festa, vogliamo restituire al Libro di Dio la sua centralità, mettendone in luce il grande valore umano e sociale, oltre che cristiano e spirituale, e invitando credenti e non a leggerlo, ripercorrerlo, rivisitarlo. Attorno alla Bibbia, infatti, si danno appuntamento le vie più diverse della comunicazione umana: l’arte, la musica, il cinema, una molteplicità di testi, di autori, di esperienze; uomini e donne che per essa hanno donato la vita, persone che grazie ad essa l’hanno ritrovata, esistenze che in essa hanno sperimentato una svolta decisiva e incisiva.
Come diceva molto bene don Giacomo Alberione, inaugurando, nel 1960, una delle campagne storiche di diffusione della Bibbia: «Gesù Cristo si è lasciato ai cristiani in due modi: nel Vangelo e nell’Eucaristia. Nell’Eucaristia è cibo e forza, nel Vangelo è luce e verità. Egli, tanto nell’Eucaristia, quanto nel Vangelo, è sempre il medesimo Dio che si comunica a noi per due vie diverse, di cui una completa l’altra. Come cibo, Gesù, nell’Eucaristia si dirige alla volontà e al cuore, aiutandoci a evitare il male e a compiere il bene; come verità, si dirige alla mente, la illumina e la fortifica…». Quindi, aggiungeva in tono provocatorio: «Bisogna ritornare alla comunione completa con Gesù Cristo come cibo e come verità. Solo così si ha il cristiano perfetto, l’uomo completo nella mente, nella volontà e nel cuore».
Davvero la Domenica della Parola possa aiutarci a realizzare l’auspicio di Papa Francesco: «È mio vivo desiderio che la Parola di Dio sia sempre più celebrata, conosciuta e diffusa, perché attraverso di essa si possa comprendere meglio il mistero di amore che promana da quella sorgente di misericordia».
don Valdir José de Castro, SSP
Superiore Generale