Metti la fede, metti la speranza, metti l’amore

Quest’anno, non sono andata alla GMG. Non ero tra la folla mentre il Papa percorreva le strade di Rio ne ho steso il mio sacco a pelo sulla spiaggia di Copacabana per dormire sotto le stelle. Eppure, sono stata alla GMG. Si, ci sono stata perché ho lasciato che il messaggio dirompente della GMG bucasse lo schermo, arrivasse al cuore.
E come in ogni GMG, missione compiuta: l’entusiasmo dell’avventura ti ricarica, l’emozione dell’esperienza ti commuove, la profondità della Parola ti rafforza nella fede. “E se tu vuoi che questa cosa continui, può continuare”_ ci ha detto il Card. Scola in occasione della veglia regionale al Santuario di Caravaggio a cui ho partecipato con i giovani del Decanato di Castano _ “Non sottovalutare la tua libertà. Nel Vangelo è scritto: Se tu vuoi, ti sarà dato”. Per questo la GMG non finisce mai.

Se tu lo vuoi, si prolunga nei giorni, negli anni, nella parrocchia in cui vivi, nel gruppo di adolescenti che segui, nelle domeniche in oratorio, nel coro e nella preghiera. Se tu lo vuoi, lo spirito elettrizzante che si respira cantando per le strade, il silenzio delle notti di adorazione, la fatica di un alloggio spartano, tutti questi doni che hai avuto la grazia di vivere durante una GMG ce li “metti” nel tuo quotidiano. Proprio come dice il Papa: ce li versi, ce li collochi. Ci metti la fede, la speranza e l’amore. Vivi da protagonista e non aspetti al balcone! Sei proprio tu che fai la differenza perché sei stato alla GMG.

E che sia una differenza di fede, una differenza di gioia, una differenza capace di trasformare il tuo piccolo quotidiano in una grande GMG.

Elena Mauri, Bernate Ticino (MI)