Mi guardi ma non mi tocchi. E tutto passa dagli occhi.
Vicini ma un po' distanti, siamo unici ed importanti
Sei tu dietro la mascherina? Sei un gatto, un re o una fatina?
Una tigre o un grande elefante, un clown o un principe elegante?
Lì dietro c’è un naso e un viso, ci son io bimbo col mio sorriso
Del mondo sono assai curioso, e cerco sempre il “meraviglioso”.
Lo sguardo del resto è tutto, lì dentro c’è il bello e il brutto
C’è rabbia, paura e gioia, sorpresa, tristezza e noia
Nei miei occhi ci sono io, se tu mi guardi sei un po' anche mio
Io e te insieme siamo noi e ora giochiamo a quello che vuoi.
Il recente Dpcm prevede la necessità di utilizzare la mascherina a scopo preventivo, per tutti i bambini sopra i sei anni. Va ricordato che per i bambini sotto i 2 anni l’uso della mascherina è controindicato perché connesso a rischio di soffocamento. Per i bambini tra i due e i sei anni l’uso della mascherina invece è raccomandato, ma non reso obbligatorio dalla legge.
Indossare una mascherina per prevenire il contagio da COVID 19 rappresenta per un bambino un comportamento assolutamente nuovo. Non è facile per lui adeguarsi ad una norma di cui a volte fatica a comprendere il senso. E incontrare il mondo dietro una mascherina può disorientare soprattutto i bambini più piccoli che nel viso non trovano solo l’identità dell’altro, ma anche i propri punti di riferimento, le proprie sicurezze. È importante che gli adulti aiutino i bambini, che per la prima volta devono introdurre questo nuovo comportamento nel loro stile di vita, “impostandolo” bene, attraverso spiegazioni chiare relative alla sua importanza, giochi e filastrocche.
Quella che vi proponiamo in questo articolo può essere utile nella fase iniziale dell’adozione del nuovo comportamento perché copre vari aspetti che dovrebbero riguardare l'uso delle mascherine nella fase due.
La filastrocca infatti consente di:
1) parlare col bambino del concetto di distanziamento sociale (Mi guardi ma non mi tocchi. E tutto passa dagli occhi);
2) il principio dell'autostima (Vicini ma un po' distanti, siamo unici ed importanti);
3) giocare a trovare tante differenti identità (Sei tu dietro la mascherina? Sei un gatto, un re o una fatina? Una tigre o un grande elefante, un clown o un principe elegante?);
4) il bisogno di unire il concetto di "protezione" con il bisogno fisiologico di "esplorazione" che ogni bambini deve avere in età evolutiva (Del mondo sono assai curioso, e cerco sempre il “meraviglioso”);
5) frammenti di educazione emotiva (Lo sguardo del resto è tutto, lì dentro c’è il bello e il brutto C’è rabbia, paura e gioia, sorpresa, tristezza e noia);
6) l'idea di trasformare tutto questo in un gioco cooperativo (Nei miei occhi ci sono io, se tu mi guardi sei un po' anche mio Io e te insieme siamo noi e ora giochiamo a quello che vuoi).