Il giorno di San Valentino si avvicina e io mi innervosisco. Odio quella festa. le ragazze belle ricevono un mare di bigliettini. io mai niente. Sono così brutta che nessuno si vuole avvicinare a me. Cosa posso fare?
Consiglio sempre di non farsi rodere
dall’invidia di chi è più bello
di noi. L’invidia nuoce soprattutto
a chi la prova. Il libro dei Proverbi
la descrive come una carie che
rosicchia le ossa e che costringe a
stare gobbi, come se lo scheletro si
consumasse. Infatti, se ci pensi, chi
è invidioso tende a guardare più a
se stesso che agli altri. Vede solo
il proprio ombelico, si dice. E per
guardarsi la pancia, occorre chinare
il capo.
L’invidia è una brutta cosa, ci fa
diventare l’ombra di colui che invidiamo,
a forza di desiderare le sue
cose, il suo successo, il suo fascino.
Meglio essere se stessi che un fantasma,
non trovi? Già ci vuole tanta
energia per essere se stessi, non è
il caso di sprecarla in sforzi inutili.
E poi c’è un’altra cosa: chi lo
decide che gli altri sono più belli
di noi? Chi stabilisce il criterio? Canoni della bellezza variano di
secolo in secolo. Lo stabiliscono la
quantità di amici e il numero di “Mi
piace” sui nostri proili Facebook?
Allora chi vive in un paesino isolato,
con pochi coetanei intorno, dovrebbe
per forza ritenersi brutto?
SE NESSUNO TI NOTA, VUOL DIRE CHE SEI BRUTTO!
No, non funziona così. Le cose
vanno diversamente. Ma capisco il
tuo disagio. Allora ti consiglio questo:
quando ti viene la tentazione
di pensare che sei brutta, fai a te
stessa un occhiolino di simpatia allo
specchio e vivi con spensieratezza,
è la cosa migliore. Le facce sorridenti
conquistano tutti. Prima o poi
si viene cercati per quello che si è,
e non per come si appare. Provaci!
Ci vuole del tempo? Fa niente,
almeno durante quel tempo non
hai vissuto triste, immusonita e rosa
dall’invidia.
Che bella cosa avere dei doni
che non hanno bisogno né di palestra,
né di diete. Sono doni da salti
di gioia. Come diceva quella pubblicità?
«Per i trucchi e i vestiti firmati
c’è la carta di credito». Invece per
la simpatia… i soldi non servono.
Occorre conquistarla, con fatica, e
non basta una vita.
COME SI FA A DIVENTARE SIMPATICI?
Simpatico vuol dire capace di
sentire insieme, cioè di accogliere i
sentimenti dell’altro e di far partecipe
l’altro dei propri, in uno scambio
reciproco. In parole povere significa
essere capace di ascoltare gli altri e
te stessa, essere contenta di te perché
gli altri possano essere contenti
con te. È la base dell’amicizia. Un
amico sa soffrire con te, non ti dice
mai di no quando hai bisogno di lui,
ti garantisce la sua generosità e la
sua lealtà. Si ha bisogno di un amico
per far partire la giornata con il
piede giusto, perché lui rallegra la
giornata e la vita.
Non è importante cercare quello
che è solo bello. A volte in giro c’è
molta più bellezza esteriore comprabile,
che non bellezza interiore
da conquistare, perché la gente preferisce
fare scelte facili. Il Signore
ci insegna a fare la fatica delle scelte
difficili.
DIO ODIA QUELLI BELLI?
Dio non odia nessuno, nemmeno
coloro che lo odiano, ma le cose
giuste per la nostra vita non ha mai
rinunciato a dircele, anche a costo
di morire. Voglio solo dire che anche
una ragazza bella come una modella
non deve rinunciare a cercare
la bellezza del carattere.