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mercoledì 14 maggio 2025
 
Bambini e cronaca
 

«Mia figlia desidera sapere tutto sulla guerra in Ucraina, ma forse rischia di scioccare il fratellino»

03/01/2024  «Sofia, 12 anni, è interessata in modo forse esagerato a tutte le informazioni sulla guerra. Cerca notizie su Internet, fa domande a noi e persino al bisnonno, dopo che ha saputo che lui la guerra l’ha vissuta. Ma nella sua curiosità cerca di coinvolgere il fratello di 8 anni raccontando i dettagli traumatici del conflitto, e ci troviamo spiazzati...» Leggi la risposta di Renata Maderna, giornalista

Sofia, che ha 12 anni, è interessata in modo forse esagerato a tutte le informazioni sulla guerra in Ucraina. Cerca notizie su Internet, fa domande a noi e persino al bisnonno, dopo che ha saputo che lui la guerra l’ha vissuta e ne ricorda episodi meglio di quel che gli succede oggi ogni giorno. a scuola l’insegnante di lettere ha proposto spesso l’argomento con letture che nostra figlia ha ampliato andando in biblioteca.

Ci preoccupa però che cerchi di coinvolgere il fratellino di 8 anni raccontandogli persino particolari drammatici, che non ci sembrano adatti alla sua età, anche se, ovviamente, siamo convinti di quanto sia importante educarli alla convivenza e non vorremmo frenare la passione di Sofia per la giustizia e la pace.

Paolo

 

Risposta di Renata Maderna

— Caro Paolo, credo che un modo delicato per sensibilizzare il più giovane potrebbe consistere nel proporgli un approccio meno diretto ma nello stesso tempo adatto a comunicare l’assurdità dell’odio e delle violenze. Mi viene in mente all’istante la poesia di Gianni Rodari Promemoria che elenca le cose da fare ogni giorno e quelle da non fare mai «né di giorno né di notte, né per mare né per terra:/per esempio la guerra».

La puoi trovare in un’edizione illustrata per Einaudi Ragazzi da Guido Scarabottolo che l’ha resa ancora più toccante, come spesso accade quando i disegni accompagnano nello svelamento di un testo. Guarda anche quanto è efficace lo sviluppo grafico di Gian Berto Vanni per la storia di Natalie d’Arbeloff Per caso (Orecchio acerbo), che dal semplice ritrovamento di un bastone di legno all’inizio del mondo segue l’inarrestabile storia della ricerca del potere e approda, per fortuna, a un altro tipo di legno, quello di un albero fiorito.

Anche Davide Calì e Serge Bloch riescono, persino muovendo a un sorriso, a raccontare l’insensata attesa di due minuscoli soldati, soli e spaventati su fronti opposti, che attendono per lunghi giorni di combattere Il nemico (Terre di mezzo) che altro non è che uno proprio come te.

Ti vorrei proporre, però, anche una lettura che possa coinvolgere Sofia accanto al fratello con le pagine di C’è un albero in Giappone (Sonda), la bellissima storia di Chiara Bazzoli con le illustrazioni di AntonGionata Ferrari sulla pianta di cachi di Nagasaki sopravvissuta alla bomba atomica.

E per lei Quando il cielo non fa più paura (Mondadori) le “Storie della guerra per raccontare la pace” di Domenico Quirico, che ne ha attraversate tante rischiando la vita in prima persona, e Diario di un sogno possibile (Feltrinelli kids), la storia di Gino Strada sulla caparbietà di non arrendersi all’ingiustizia.

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