Mia figlia di 14 anni frequenta la prima liceo. È coscienziosa, si organizza bene, fa attività fisica e legge moltissimo, soprattutto libri che appartengono al genere “young adult” caratterizzato da storie romanzate, che spesso hanno al centro relazioni tossiche con dettagli erotici, a volte quasi pornografici.
Come mamma sono contenta che legga, anche se non sempre approvo ciò che legge. Alcune sue scelte le ho molto amate anch’io, altre detestate. Io non riesco a starle dietro, anticipando la lettura completa di ciò che sceglie.
A volte leggendo la trama o una pagina a caso disapprovo le sue scelte. Altre volte non ci faccio caso o taccio perché mi sto molto interrogando su quale sia la giusta misura. Come ci si muove in questi casi?
CHIARA
Risposta di Alberto Pellai
– Cara Chiara, tutti noi che cresciamo figli in questi anni così complessi rimaniamo basiti dalla tipologia di contenuti presenti nella loro cultura popolare. Le canzoni che amano di più spesso inneggiano a sessismo, violenza e hanno una deriva francamente pornografica. Le serie tv sembrano specializzate in relazioni tossiche e, come scrivi anche tu, molti romanzi popolari tra gli adolescenti presentano storie e contenuti estremi.
Il romanzo di formazione e tutta la cultura popolare rivolta a chi cresce oggi sembra privilegiare molto più l’esempio negativo, il turpiloquio e la pornografia. Poi come adulti dobbiamo correre ai ripari e auspicare che la scuola promuova educazione emotiva, affettiva e sessuale.
Dovrebbe essere la società tutta a farsi garante dei valori positivi in grado di modellare buone e sane attitudini e norme sociali verso chi sta attraversando l’età evolutiva. Detto questo, penso però che non serva censurare, soprattutto quando i contenuti arrivano sotto forma di libri che sviluppano in storie di centinaia di pagine le loro vicende.
Credo che serva accendere il dialogo, il pensiero critico, la condivisione di punti di congiunzione e di divergenza tra adulti e ragazzi. Tua figlia tra l’altro mi sembra una lettrice onnivora, capace di leggere un po’ di tutto, non solo storie a senso unico. Non credo che noi adulti dobbiamo leggere prima ciò che legge un figlio in adolescenza perché questa è l’età dell’autonomia ed è giusto che siano loro a decidere.
Ci sono libri che emozionano, coinvolgono e formano. Se vuoi regalare libri che formano e appassionano, ecco la lista dei miei preferiti di questi ultimi mesi: La notte dei biplani di D. Morosinotto e La mia vita e altre cose sensazionali di S. Nielsen (Il castoro), Scintilla di N. Terranova e M.C. Di Giorgio, Cosa siamo nel buio di T. Rossi e Noi siamo fuoco di M. Magnone (tutti editi da Mondadori); Se non muoio domani di P. Trincia (De Agostini editore).