Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 22 marzo 2025
 
un lettore ci scrive
 

Mia figlia: «Sono gay, ma non dirlo alla mamma»

17/11/2018  «Abbiamo sempre avuto un bel rapporto padre-figlia. Mi ha detto di essere omosessuale e di non rivelarlo alla mamma: ci resterebbe troppo male, ha detto. Sono molto preoccupato». La risposta dello psicoterapeuta Fabrizio Fantoni

Laura ha voluto parlare con me: abbiamo sempre avuto un bel rapporto padre-figlia. Mi ha detto di essere omosessuale e della sua attrazione per la compagna di pallavolo più grande. L’altra ragazza ha 27 anni, Laura 19. Mi ha chiesto di non dirlo alla mamma: ci resterebbe troppo male, ha detto. Io sono molto preoccupato: per la pesante confidenza sulla presunta omosessualità di mia figlia, per le esperienze che può fare, per quello che le avverrà nella vita e se subirà discriminazioni. Sono preoccupato per la sua amicizia con quella ragazza, per la differenza di età e perché non la conosciamo. Sono preoccupato come credente, per la posizione della Chiesa, e ho paura di non riuscire a trovare un sacerdote che sappia aiutarmi e non mi ripeta solo ciò che dice la dottrina. Mi chiedo se ho sbagliato qualcosa come papà e mi sento solo perché vorrei parlarne con mia moglie ma non ho avuto ancora il coraggio.

FERDINANDO

Caro Ferdinando, la rivelazione di tua figlia sembra avere avuto l’effetto di un terremoto sulla tua vita come padre e anche come marito. Capisco l’incertezza e il dolore e gli interrogativi che poni, sono tutti molto fondati. Penso che tu non possa affrontare da solo tutto questo: in primo luogo, occorre che tu ne possa parlare con tua moglie, il prima possibile. Se non te la senti ora, fai prima chiarezza dentro di te, fatti aiutare. Informati sui consultori, cattolici e non, della tua zona. Potrai trovare professionisti, e anche sacerdoti, capaci di ascoltare e sostenere i genitori in questa vicenda. Per te, da solo o con tua moglie, saranno una risorsa utile. Ti consiglio anche di leggere il bel libro di Luisa Fressoia Sempre genitori, sempre figli, pubblicato quest’anno dalle Edizioni San Paolo. Contiene, oltre a un’approfondita introduzione dell’autrice, le narrazioni in prima persona di quindici genitori credenti di figli omosessuali: troverai le vicende della scoperta, il travaglio nel cercare di capire questa nuova situazione, i dubbi e le risposte che questi genitori si sono scambiati, riflettendo in gruppo tra loro. Due cose, tra le molte, vanno sottolineate. Uno: occorre evitare che tutta l’esperienza di vita di tua figlia e la relazione con lei sia ricondotta al suo orientamento sessuale. Laura è molto più di questo; è i suoi progetti, i suoi desideri. I suoi valori e i suoi affetti: voi, gli altri familiari, gli amici. È le sue esperienze: lo studio, lo sport, il volontariato. E poi, per non perdere vostra figlia, continuate a tenere aperta la comunicazione, a credere in lei e ad attenderla con fiducia, anche quando magari i valori e le scelte potranno apparire distanti dalle vostre.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo