L'intervista alla Hunziker sarà pubblicata domenica sera, 9 maggio alle 21,00 sulla pagina Facebook della Settimana della Comunicazione, sulla pagina Facebook di Famiglia Cristiana e sul canale YouTube di SdC https://youtu.be/gprDeqloLb8
Michelle Hunziker, conduttrice Tv e attrice, intervistata da Marco Carrara, conduttore Tv ed esperto social, ha condiviso la sua esperienza di successo nei social, ispirandosi a un principio che lei stessa ci ha confidato: «Desidero creare un’empatia, far capire che tutti siamo nella stessa barca. Partecipo attivamente ai pensieri, ai dolori che ci sono fuori, li provo anch’io ma cerco in tutti i modi di alleggerire la giornata alle persone, di dare un sorriso, di farsi una risatina… Non con superficialità ma con leggerezza. L’intrattenimento ha per me questa missione».
Una missione che ognuno di noi è chiamato a compiere nell’ambiente digitale, con grande responsabilità e rispetto per le persone.
Un dialogo, quello tra Michelle Hunziker e Marco Carrara, che ha toccato varie tematiche, tra cui la problematica degli haters, del bullismo sui social, la violenza sulle donne, la fragilità di alcune persone vittime di manipolazione mentale e la sua esperienza di madre soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Michelle Hunziker e gli haters
«La più grande arma che puoi avere sui social è ignorare l’odio e le critiche gratuite che ti possono venire addosso. Non rispondere, non fare niente, non cancellare. Forse sono persone con grandi problemi, arrabbiate con la vita e sfogano la loro rabbia dietro l’anonimato. Non ci devono colpire perché non sono le persone alle quali vogliamo bene o le persone che sono importanti per noi che ci stanno offendendo. Non avere paura del giudizio degli altri perché ciò che tu sei non è determinato dai commenti sui social che scrivono sotto le tue foto e i tuoi video».
Michelle Hunziker e i bullizzati dai social
«Non fatevi mai riprendere nemmeno per gioco perché vi rendete ricattabili. E se dovesse succedere ricordatevi sempre che non siete quella cosa lì. Non verrete giudicati a vita per quella cosa. Non fatevi buttar giù».
Michelle Hunziker e le donne
«Spesso mi capita di incappare in richieste di aiuto e di veicolarle alla mia Fondazione “Doppia difesa”, che da 14 anni aiuta le donne vittime di violenza e le donne che hanno problemi. Nel mio modo di vivere c’è proprio la voglia di fare squadra con le donne e di far capire che per me l’empowerment è prendersi per mano e crearsi delle opportunità a vicenda. Cioè prendere delle donne che ce l’hanno fatta affinché possano prendere per mano le donne che ancora non credono in se stesse e far loro capire che possono farcela. Abbiamo creato una grande comunità di donne che si confrontano su vari temi che spesso sono tabù, come la menopausa, l’adolescenza… È bello creare dei networks virtuosi che possano aiutarsi».
Michelle Hunziker e le fragilità
«Oggi noi siamo ciò che siamo grazie ai nostri fallimenti ed errori. Senza di essi non avremmo raggiunto il qui e ora. Ringrazio tutti i miei fallimenti perché mi hanno fatto comprendere tante cose e soprattutto mi hanno dato la voglia di condividerli in modo che altri non facciano gli stessi errori che ho fatto io. Per questo ho condiviso questo evento così fragile che ho avuto a 20 anni perché se ne parla molto poco. Nella vita le cose possono accadere e non sempre la responsabilità è nostra. Altri approfittano di noi. La setta era una dipendenza. Se uno cade in una situazione del genere è perché ha dei problemi e disagi e se ne esci sei molto più forte e desideri aiutare gli altri. Sapere che ho potuto aiutare persone a non perdere la propria vita, a ritrovare un po’ di equilibrio, a non cadere in queste situazioni di violenza, soprattutto psicologica, mi rende contenta».
Michelle Hunziker e la paura del giudizio
«Perché dobbiamo avere paura di essere giudicati? Nessuno è perfetto, tutti abbiamo dei momenti di fragilità ed è bello condividerli perché fuori ci sono tante persone con gli stessi nostri problemi. L’idea di non voler condividere crea solitudine. Se ti chiudi in te stesso, perché ti vergogni di qualcosa, sei solo, sei tu che ti allontani dalle persone che potrebbero aiutarti; se chiedi aiuto, gli altri ci sono. Non siamo mai soli».
Michelle Hunziker e la responsabilità nel comunicare
«Scrivo spesso dei pensieri, cose che voglio condividere col pubblico ma prima di pubblicare controllo, ricontrollo se non ho mancato di rispetto a qualcuno, se c’è qualcosa che potrebbe offendere qualcuno. Sono molto attenta. Ciò non vuol dire non prendere posizione però è importante la forma e il modo. Essere educati e rispettosi, questo è importante. I social sono un veicolo, è una comunicazione che può essere utilizzata per il bene, come dice papa Francesco. Sentirci addosso questa responsabilità».
Michelle Hunziker e il suo modo di stare nei social
«Desidero creare un’empatia, far capire che tutti siamo nella stessa barca. Partecipo attivamente ai pensieri, ai dolori che ci sono fuori, li provo anch’io ma cerco in tutti i modi di alleggerire la giornata alle persone, di dare un sorriso, di farsi una risatina… Non con superficialità ma con leggerezza. L’intrattenimento ha per me questa missione».
Michelle Hunziker e l’augurio per il futuro
“«È un momento difficile, tosto, ma ognuno di noi ha sempre qualcosa di bello attorno a sé. Cercate sempre le cose belle che ci stanno intorno. Il mondo è meraviglioso e ci sono cose belle per le quali combattere. Speriamo nel vaccino ma nel frattempo, non abbattetevi perché di cose belle ce ne sono tante. La vita è bella sempre… Ci sono momenti di grande sconforto che vanno vissuti, però bisogna rialzarsi… Adesso siamo in un momento tosto, ma la rinascita sarà meravigliosa. Saremo tutti strafelici e riusciremo ad apprezzare le cose più semplici».