Lamedusa, la "Porta dell'Europa". Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia di stampa Ansa.
Dovrebbe essere un orizzonte di speranza e di vita. Spesso, invece, risulta una tomba. Il Mediterraneo registra un numero un numero crescente di migranti annegati. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, dal primo gennaio a oggi sono deceduti 898 migranti mentre attraversavano il Mediterraneo nel tentativo di raggiunger l'Europa (744 lungo la rotta centrale diretta in Italia; 6 a Est, verso la Grecia; 148 a ovest, verso la Spagna). Nello stesso periodo del 2020 i morti in mare erano stati 398. A fronte di questa tragedia, la Presidenza della Conferena episcopale italiana (Cei) ha invitato le comunità ecclesiali «a non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee».
Come segno concreto, ha proposto che in tutte le parrocchie, domenica 11 luglio, in occasione della festa di San Benedetto, patrono d’Europa, venga letta la seguente “preghiera dei fedeli”: «Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza. Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto. Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture. Preghiamo».
Monsignor Gian Carlo Perego, 60 anni.
Monsignor Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes della Cei, ha inivitato tutti i fedeli a non limitarsi a un ricordo astratto, ma a ricordare che si prega per uomini, donne e bambini con alle spalle una storia avara di gioie e prodiga di angoscia. «Sono nostri fratelli e sorelle», ha sottolienato iun una nota, «che nel loro cammino, talora una fuga dalla miseria, dalla guerra, dalle inondazioni, hanno trovato la morte mentre cercavano la vita, la sicurezza, un futuro. La nostra preghiera, domenica 11 luglio, è e sarà anche accompagnata da un impegno, che nasce dal ricordo di san Benedetto, patrono d’Europa, perchè l’Europa si apra alla solidarietà nei confronti dei richiedenti asilo da una parte attraverso una nuova operazione Mare nostrum per il salvataggio in mare e dall’altra per un sistema europeo di accoglienza che veda impegnati tutti i 27 Paesi europei. E’ un impegno che chiede la responsabilità di tutti, dai singoli cittadini ai governi. E’ un impegno per la vita, che va tutelata sempre».