(Foto Reuters)
Il fenomeno degli sbarchi rappresenta un problema preoccupante, ma lo spirito di accoglienza nei confronti di chi fugge dalle guerre non si mette in discussione. E' questo l'atteggiamento degli italiani nei confronti dell'immigrazione, secondo un'indagine Doxa. Il 18 dicembre si è celebrata la Giornata internazionale dei diritti dei migranti, indetta nel 2000 dalle Nazioni Unite, e il 78% dei nostri connazionali (8 su dieci) si dicono preoccupati dall'esodo verso il nostro Paese.
La percentuale non rivela sensibili differenze tra diverse aree geografiche, grandi città e piccoli centri. Una differenza sensibile nel grado di preoccupazione, però, si registra tra gli italiani intervistati che hanno un altro grado di scolarità: il 64% degli intervistati laureati si dicono preoccupati per l'immigrazione (contro la media nazionale, appunto, del 78%).
A preoccupare di più è la questione della sicurezza, che interessa il 60% degli intervistati (il livello d'allarme è molto basso tra i giovani, sale al 64% tra i 35-54enni). I più preoccupati? Gli abitanti del Nordest (69%) e quelli che vivono in Comuni di media grandezza, tra 10mila e 100mila abitanti (la percentuale sale al 66%).
E comunque, pur nelle inquietudini, per 7 italiani su 10 chi fugge da un conflitto, dalla minaccia del terrorismo, dalla persecuzione e dalla barbarie deve essere accolto: una conferma dello spirito di ospitalità e di solidarietà che, anche nelle difficoltà e nei problemi, copntraddistingue il popolo italiano. Nelle grandi città la percentuale di chi vuole accogliere sale al 75%.
Una convinzione molto chiara e diffusa (per l'80% degli italiani) è che i migranti non vanno messi tutti sullo stesso piano: gli immigrati regolari e i profughi vanno distinti tra gli immigrati irregolari, con un picco dell'87% fra chi abita nel Nordest. Altro dato rilevante: secondi i dati dell'indagine l'idea che gli immigrati siano una minaccia all'occupazione degli italiani non è così diffusa. Per il 44% dei nostri connazionali gli immigrati rappresentano una risorsa, dunque un'opportunità, per il nostro Paese.